8.0
- Band: DESPISED ICON
- Durata: 00:29:02
- Disponibile dal: 07/22/2016
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Il ritorno discografico dei Despised Icon è di quelli importanti. Una manata in grado di sbriciolare le pareti di casa e destare dal torpore generato dalle uscite-fotocopia dell’ultimo lustro, innocue tanto nella forma quanto nei contenuti. Un gigantesco middle finger al movimento death-core attuale, mostrato con fierezza da chi questo genere, a colpi di cafoneria e talento limpidissimo, lo ha letteralmente inventato e codificato. Perchè ci si può girare intorno quanto si vuole, ma la differenza tra i Nostri e gente come Carnifex, Suicide Silence e Thy Art Is Murder – macchine da tour la cui crescente popolarità è inversamente proporzionale all’effettivo valore della loro musica – è schiacciante e mastodontica, proprio come il breakdown collocato al minuto 2:41 di “The Aftermath”, opener per antonomasia e brano-manifesto di questo attesissimo “Beast”. Il riffing energico e muscolare, le ritmiche ultra-dinamiche, gli intrecci vocali della coppia Alexandre Erian/Steve Marois… tutto rimanda a quell’indimenticabile commistione di death metal e puro hardcore di opere come “The Healing Process” e “The Ills of Modern Man”, forte però di una resa sonora mai lambita in passato, che eleva alla massima potenza gli sforzi profusi in sede di songwriting. Impossibile non esaltarsi, difficile rimanere fermi: il sestetto, specie nella prima parte di tracklist, si ripresenta in palla come non mai, condensando in vere e proprie carneficine-lampo il proprio immaginario musicale fatto di tecnica e ignoranza, slogan da ghetto e suggestioni estreme (pig squeal!), come se Cryptopsy e Suffocation avessero deciso di regolare i conti in un vicolo con quei brutti ceffi di Hatebreed e Madball. Episodi del calibro di “Inner Demons” (da pugni sul petto il finale), la concitatissima “Drapeau noir” e soprattutto “Bad Vibes”, già entrata negli annali per il suo videoclip tamarro e old fashioned, sono qui a testimoniare il rinnovato spirito distruttivo della formazione canadese, riappropriatasi del ruolo di leader che le spetta e più che mai orientata verso una seconda parte di carriera esaltante e ricca di riconoscimenti. Ora sta soltanto a voi togliervi la maglia e scagliarvi nel pit.