7.5
- Band: DESTRAGE
- Durata: 00:49:30
- Disponibile dal: 11/10/2010
- Etichetta:
- Coroner Records
- Distributore: Masterpiece
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All’epoca del loro debutto, "Urban Being", avevamo parlato dei Destrage come di una band da tenere d’occhio, frenata allora solo da una personalità ancora in parte da modellare; bene, ad un solo anno di distanza siamo ben lieti di constatare come la formazione meneghina abbia fatto un deciso passo avanti in questo senso, e che passo! Rotti del tutto gli argini della propria creatività, i nostri hanno riversato sulla radice melodic death metal degli esordi la loro innata attitudine sleaze rock ‘n roll, dando vita ad un platter di straordinaria follia, caleidoscopico come un trip in 3D e fresco come l’areofagia di un famoso scoiattolo televisivo. Parlare di alternative modern metal diventa quindi riduttivo, dato che nei cinquanta minuti di "The King Is Fat’N’Old" c’è davvero di tutto e di più: la (pre)potenza di "Double Yeah", il rock’ n roll selvaggio di "Jade’s Place", le chitarre acustiche di "Neverending Mary", le clean vocals di "Back Door Epoque", il melodic-core di "Smell You Later Fishy Bitch", il death metal demenziale di "Home Made Chili Delicious Italian Beef" e "Panda Vs Koala", gli assoli deliranti di "Wayout" sono tutte tessere mischiate fra loro nel puzzle sonoro dei Destrage, ormai padroni di un sound svincolato da ogni eredità e accostabile, in termini di imprevidibilità, a quello dei compianti Hot Water Music. Qualcuno forse storcerà il naso di fronte all’eccessiva varietà stilistica o alla produzione un po’ troppo laccata di Ettore Rigotti, ma si tratta di dettagli secondari rispetto ad una tale, straripante, dimostrazione di forza quale quella messa in mostra dal quintetto milanese, ormai lanciato alla velocità supersonica delle proprie note nell’iperspazio Modern Metal. Con giovani Jedi di questa portata, il pensionamento dei Maestri Joda del Metal preoccupa un po’ meno.