7.5
- Band: DEVANGELIC
- Durata: 00:31:48
- Disponibile dal: 15/05/2020
- Etichetta:
- Willowtip Records
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Tre anni. Ogni volta è questo il lasso di tempo che occorre ai Devangelic per promuovere un album e confezionare con la dovuta calma e attenzione il successivo. Una politica volta anzitutto a migliorarsi e a mettere a frutto il bagaglio di esperienze acquisito nel frattempo, che non a caso sta rendendo protagonista la formazione capitolina di un lento ma inesorabile percorso di crescita. Dallo sfoggio di sonorità barbare e gutturali di “Resurrection Denied” si è passati all’affinamento tecnico di “Phlegethon”, per arrivare oggi a quella che – come da tradizione del terzo disco – risulta essere la loro opera più matura e curata, la quale viene giust’appunto licenziata dall’affidabile Willowtip.
Certo, un orecchio disattento o poco avvezzo alla frenesia della scuola death metal a stelle e strisce potrebbe non rendersi conto dei passi in avanti compiuti dal quartetto, ma chi ha un minimo di familiarità con il genere e con la passata produzione riconoscerà la natura di “Ersetu” nel giro di pochi minuti, con una “Swarm of Serpents” che, fin dall’incipit a base di arpeggi dal sapore mediorientale, risulta essere una valida portavoce del prosieguo della tracklist.
Sposando come sempre registri ‘brutal’, Mario Di Giambattista e compagni affinano la loro proposta e la ammantano di influssi mediamente più snelli e tradizionali, collocabili fra i Morbid Angel di “Formulas Fatal to the Flesh” e i Nile dell’era Relapse, per una mezz’ora di musica dalla ferocia e dall’intensità pressoché palpabili. Diminuisce il numero di riff e cambi di tempo, si flirta maggiormente con la forma canzone e, di conseguenza, il primo a godere di queste scelte stilistiche è l’impatto sprigionato dai singoli episodi, a loro volta disseminati di finezze inedite e di passaggi mai così ‘dritti’ e accattivanti.
Nel complesso, continua a farsi sentire la mancanza di rallentamenti degni di questo nome, di midtempo utili a conferire varietà e profondità al lotto, ma si tratta di un passaggio ormai nell’aria che potrebbe concretizzarsi già nella prossima release. Con brani del calibro di “Eyes of Abzu”, “Embalmed in Visceral Fluids” e “Throne of Larvae”, cui si aggiunge una veste sonora e grafica di primo livello, “Ersetu” lancia finalmente i Devangelic oltre i confini dell’underground più oltranzista facendoli atterrare sul medesimo terreno di gioco degli amici/colleghi Antropofagus. Death metal che vive sia di vecchia che di nuova scuola per annientarci a colpi di blast-beat e chitarre galoppanti.