7.5
- Band: DEVIL CITY CULT
- Durata: 00:16:39
- Disponibile dal: 31/03/2020
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Un look da motociclisti fuorilegge, ritmiche da amfetamina, testi che inneggiano alla vita di strada con una spruzzata di satanismo di scuola laveyana: questi sono i Devil City Cult, band spagnola di recente formazione che ci pare ben avviata verso un marcio ma radioso futuro. Il paragone immediato, coerentemente con la loro presentazione, può essere fatto con i Watain, in particolare quelli del periodo “Lawless Darkness”, anche se rispetto alla band svedese c’è meno puzza di zolfo e più di birra e olio per motori; e soprattutto emerge una spiccata componente black‘n’roll a informare tutti i brani qui presenti, a parte forse la più cupa “We Act As Romans”. Per il resto, le quattro tracce non si discostano molto tra loro come stile, ma risultano comunque tutte godibili, grazie a riff azzeccati e linee vocali abrasive ma decisamente accattivanti, che possono ricordare un po’ anche i nostrani Whiskey Ritual. La produzione è più che dignitosa e mette in evidenza l’ottimo lavoro della sezione ritmica, senza che vengano mai affossate le chitarre, che offrono anche divertenti assoli schizoidi e fulminei. Per il brano “The Death And The Knife” il combo ispanico ha fatto le cose in grande, realizzando anche un videoclip che esalta il lato più punk e selvatico sia della loro musica che della loro attitudine, e che possiamo solo sperare aiuti la diffusione della loro musica, ignorante e selvaggia, perfetta per ripartire a colpi di pinte e headbanging dopo le difficoltà degli ultimi mesi.