7.5
- Band: DEVILMENT
- Durata: 1:10:29
- Disponibile dal: 31/10/2014
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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31 Ottobre 2014: e’ la notte di Halloween, signore e signori! Quale migliore ricorrenza della festa delle streghe per presentare il nuovo progetto Devilment? Dani Filth non ha mai fatto mistero del suo viscerale amore per il macabro, il teatrale e l’esoterico e con questa band nuova di zecca, il nostro piccolo eroe decide di dare fondo alla propria fantasia, accantonando per un momento il satanismo da supermercato degli ultimi Cradle Of Filth. I Devilment nascono nel 2011 da un’idea del chitarrista e principale compositore Daniel Finch, il quale con l’entrata in pianta stabile dell’amico Dani ha così risolto l’annoso problema del trovare un vocalist a pieno regime. I restanti Nick Johnson (basso), Colin Parks (chitarra), Lauren Francis (vocals & tastiere) e Aaron Boast (batteria), tutti elementi freschi che si sono fatti le ossa all’interno della scena underground del Regno Unito, hanno poi completato la line up. Questo “The Great And Secret Show” risulta come un lavoro atmosferico e pacchiano, figlio di quella cultura del macabro e dell’eccesso per la quale il Nostro piccolo Dani non ha mai nascosto il proprio amore viscerale, ed incorporando le molteplici influenze dei vari musicisti coinvolti, abbraccia ed esplora territori musicali anche molto distanti fra di loro. Cominciamo con l’intro dance metal dell’opener “Summer Arteries”, che esplode in tutta la sua horrorifica tamarragine dopo un delizioso arpeggio di chitarra ad opera del caro Finch, andando poi a svilupparsi su territori quasi industrial. Abbiamo poi la cadenzata e goticheggiante “Even Your Blood Group Rejects Me”, il rock da casa delle streghe di “Girl From Mistery Island”, il trash sporcato di nero di “The Stake In My Heart”, il fascino orientale di “Mother Kali”, trascinata dal violino zigano della bella Lauren e tanto altro ancora. Davvero una piacevole sfilza di episodi vivaci e coinvolgenti, tinti di nero, di sangue, di lugubrità e di irrestibile umorismo grottesco a marchio Filth che piace e diverte. Restiamo un po’ dubbiosi riguardo la longevità di questo progetto, il quale forse, data la peculiarità della proposta, temiamo non reggerebbe un secondo episodio (perlomeno in termini qualitativi). In attesa che questi nostri dubbi vengano smentiti o confermati, non possiamo proprio fare a meno di promuovere la compagine britannica, ed a pieni voti. Consigliato a tutti quegli amanti del macabro che non vogliono prendersi troppo sul serio.