voto
6.5
6.5
- Band: DEVILS WHOREHOUSE
- Durata: 00:10:05
- Disponibile dal: 27/01/2009
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Self
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
I Devil’s Whorehouse sono stati formati nel 2000 da Morgan e da B. War, rispettivamente chitarrista compositore e bassista dei famigerati Marduk. Partirono suonando cover dei Misfits per poi scrivere canzoni simili ma con una vena più buia ed estrema. Un mini album, dal titolo “The Howling” venne dato alle stampe nell’anno di nascita, poi nel 2003 uscì il debutto su lunga distanza “Revelation Unorthodox” per poi scomparire dopo qualche concerto. Nel 2008 il gruppo torna alla ribalta con una nuova line-up. Questi tre pezzi fanno da viatico al prossimo full-length in uscita fra qualche mese sempre su Regain Records, cui toccherà guardare con attenzione considerata la qualità di questi dieci minuti di musica. “Werewolf”, traccia che dà il titolo all’album, è un pezzo veramente bello, dalla ritmica thrash metal a bassa velocità che presenta però la particolarità della voce, un ibrido che conferisce il trademark alla band. La chitarra in questo brano disegna un riff minimale e ripetuto che costituisce l’ossatura della musica. “Mouth Of Hell” è una sequenza di due riff alternati per oltre tre minuti, con la voce a ritagliarsi un ruolo da protagonista; brano lento e pesante, davvero una soluzione indovinata. “Pentagram Murderer” è thrash song alla Bewitched, con l’oscurità cara al black metal che cozza con una voce che è invece molto punkish. Altro brano indovinato e caratterizzato dal ritmo sostenuto e dalla durata molto breve. Una proposta davvero interessante, da gustarsi con calma e giudicare meglio sulla lunga distanza. Un ritorno gradito.