7.0
- Band: DIABOLICAL MINDS
- Durata: 00:36:08
- Disponibile dal: 01/07/2017
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Nati poco meno di un lustro fa, i veronesi Diabolical Minds giungono oggi al traguardo del primo full-length. Il disco, autoprodotto, è un concept album che tramite un death metal melodico di stampo scandinavo (ma non solo) ci racconta delle gesta o meglio, del filo di pensieri che hanno sede (a mo’ di flusso di coscienza) nella mente di un serial killer. La resa finale di “… A Trail Of Blood And Hope” consta di una quarantina di minuti avvincenti e che sanno catturare l’attenzione sin dal primo ascolto, laddove la vena progressive del death dei veneti è sempre presente ma mai opprimente, riesce a tenere alta l’attenzione senza andare a perdersi in atti di autoerotismo musicale sin troppo presente in produzioni che chiamano in causa una certa sapienza nell’utilizzo dei propri strumenti. Un po’ di At The Gates, un po’ di Amon Amarth, un tocco dei Carcass dell’ultimo disco, questo debut album ha davvero molte carte in regola per lasciare una buona traccia; la perizia strumentale, dicevamo, è di rilevo (in particolare la chitarra di Matteo Migliorini e i suoi assoli svettano su quella che è, comunque, una sezione ritmica notevole), e sebbene le composizioni non siano nulla per cui gridare al miracolo, l’opera riesce a svettare su nomi anche più noti o con una migliore potenza distributiva, e quindi non è del tutto sbagliato pensare che una label possa accorgersi dei Nostri quanto prima. Archiviato il primo, attendiamo sviluppi futuri da parte di un combo che potrebbe dare non poche soddisfazioni in futuro, intanto benissimo così.