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- Band: DIACHRONIA
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
Ve lo dico senza mezzi termini: a me i Diachronia piacciono da morire. Originali, intelligenti, colti e soprattutto estremi: cosa volere di più? “XX’s Decline” è uno dei migliori album di black metal che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi tempi, ma soprattutto uno dei lavori più fieramente all’avanguardia, ed al tempo stesso ancorati ai più sinceri tradizionalismi della fiamma nera, che siano mai stati concepiti; era addirittura dai tempi di “Kark” dei Perished (si ok, mi verrebbe da citare anche il debut degli …And Oceans o gli Enochian Crescent, ma ci troviamo già in ambiti molto meno rigidi e conservatori) che non ascoltavo una così intelligente sintesi di melodia ed aggressività, partiture sinfoniche e black metal marcio ma avanguardistico al tempo stesso, e forse credo che gli unici veri e propri termini di paragone per i Diachronia potrebbero essere i primi Arcturus, i Covenant (specie per la ricercatezza degli arrangiamenti) e gli Emperor di “Anthems…”, sebbene il feeling della band sia del tutto personale e difficilmente classificabile in questa o quella categoria. Le armi della band polacca sono davvero tante, a partire da delle ottime capacità tecnico/esecutive, un songwriting a dir poco esemplare, ed un discorso lirico decisamente interessante e ben congeniato: ne consegue una mancanza pressoché totale di cali qualitativi o di qualsiasi minimo smarrimento in autocompiacimenti e parentesi superflue, che si traduce in brani sublimi come “Mankind Portrait”, “Not Straight Off”, “Prototypical Course… Enough”, “Saviour”, “Neurasthenia (A Private Hell)”. “XX’s Decline” riesce davvero a sconfinare oltre quel margine di pregiudizi che si potrebbero avere di solito verso una band al suo debutto discografico (in realtà dei Diachronia si conosce un altro album autoprodotto e mai distribuito) per un’etichetta minore come l’olandese Great White North e non solo: un lavoro del genere, se riuscirà a sfidare il timore dei più gretti diffidenti, potrà diventare un vero e proprio culto degli anni a venire. Altro che declino, i Diachronia sono in piena ascesa…