7.0
- Band: DIE FOR MY SINS
- Durata: 00:44:49
- Disponibile dal: 22/11/2024
- Etichetta:
- Vici Solum Productions
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Sono rimasti diverso tempo in modalità ‘pausa’, i fratelli Calluori, in particolare con la loro band principale, gli Heimdall, ferma per un decennio e riaffacciatasi sul mercato solamente lo scorso anno con il notevole “Hephaestus”. Ma per la coppia di musicisti salernitani non è stato abbastanza tutto ciò, e così li ritroviamo ora con un nuovo progetto che porta con sé una buona dose di interesse. In particolare, per la presenza di una voce di primo livello come quella di Ralf Scheepers (Primal Fear), oltre che per l’apparizione di Ian Parry (ex Elegy), cantante rimasto nei cuori di molti e che ha già suscitato interesse tra gli appassionati, visto che la sua ugola non si faceva sentire da diverso tempo.
Se il monicker scelto, Die For My Sins, sembra quasi spingerci verso territori gotici, ciò che invece troviamo in questo “Scream” è un metal più diretto e decisamente meno epico rispetto agli Heimdall; un power metal di scuola tedesca, immediato, a tratti moderno, e che prende principalmente ispirazione da Gamma Ray, dai Primal Fear più attuali e dagli stessi Helloween, quest’ultimi dell’era centrale della loro lunga carriera, con un occhio di riguardo per lavori come “Master Of The Rings”.
Si apre in maniera rocciosa l’ascolto con la title-track, ma già con “Time” troviamo molti dei riferimenti elencati sopra, per un brano che sembra davvero uscito dai primi dischi firmati dalla penna di Kai Hansen con i suoi Raggi Gamma. Per Ralf, queste sonorità sono ovviamente pane per i suoi denti, e anche nella successiva, powereggiante ma più spensierata, “Still Alive”, il cantante tedesco da il suo meglio. E la partenza di “Shades Of Grey”, con le sue tastiere fredde e moderne, non può che portarci alla mente l’helloweeniana “If I Could Fly”; il collegamento con il brano storico, contenuto nel disco “The Dark Ride”, continua, visto che il pezzo si protrae su ritmi cadenzati con atmosfere dark create dalle tastiere e dalle linee vocali coinvolgenti di Ian Perry, che finalmente compare con la sua voce graffiante ed espressiva.
La chitarra acustica di Fabio accompagna l’ugola di Ralf durante la calda “Perfect Land”, che presenta intense melodie e che esplode su chitarre elettriche e orchestrazioni sinfoniche durante la sua seconda parte. Infine, come non menzionare il midtempo “Dark Symphony”, dove il basso suonato da Fabio può colpire con determinazione e Luca Sellitto (Timeless Fairytale, ex Stamina) può piazzare uno dei suoi brevi ma talentuosi assoli di chitarra, in una delle composizioni più riuscite all’interno della tracklist, il quale si stampa in testa soprattutto per un ritornello iper-melodico.
Insomma, Fabio e Nicolas Calluori si tolgono un bello sfizio grazie ad un progetto che ha subito una buona visibilità grazie alla presenza di ottimi ospiti, al supporto di un’etichetta straniera e a brani belli frizzanti, piacevoli e melodici, che sanno subito colpire a fondo. Siamo sicuri che l’avventura con i Die For My Sins non finirà qui e la sensazione è che possa anche crescere in termini qualitativi dopo aver rotto il ghiaccio con questo buon “Scream”.