7.5
- Band: DIOCLETIAN
- Durata: 00:27:06
- Disponibile dal: 16/08/2019
- Etichetta:
- Profound Lore
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Non c’è dubbio che con “Amongst the Flames of a Bvrning God”, quarto lavoro sulla lunga distanza dei Diocletian, la Profound Lore si sia accaparrata un concentrato di ferocia e intransigenza in grado di ridicolizzare buona parte di ciò che il cosiddetto filone ‘war’ metal propina agli indefessi seguaci dell’underground da qualche tempo a questa parte. Protagonista fin qui di una carriera bruciante che lo ha visto anche attraversare uno scioglimento-lampo, il gruppo neozelandese si ripresenta sul campo di battaglia con otto brani dalla durata risicatissima che ne esaltano sia l’attitudine militante e distruttiva, figlia di una tradizione musicale che dai pionieri Blasphemy e Revenge arriva dalle parti dei vicini di casa Heresiarch e Witchrist, sia l’innata capacità di mettere a fuoco una proposta troppo spesso sinonimo di approssimazione e disordine.
Un suono che, pur configurandosi come l’equivalente di un treno lanciato a folle velocità verso l’Armageddon, non dimentica il concetto di riff, rivestendolo dell’importanza che merita in un contesto che mira anzitutto a falcidiare ogni forma di resistenza. La frenesia raggiunge qui i suoi picchi massimi, facendo compiere al songwriting un ulteriore passo avanti nell’imbarbarimento del mix di black/death/thrash del quintetto di Auckland, apparentemente intenzionato a spogliarsi di ogni orpello e/o velleità artistica in favore di un approccio 100% ‘no compromise’.
Ritmiche parossistiche e chitarre dall’andamento tanto convulso quanto impattante diventano le armi con cui episodi come “Nuclear Wolves”, “Invincibility Through Strife” o “Plundered by Hyenas” riducono a brandelli l’ascoltatore, accompagnate da uno screaming che dà sovente l’impressione di perdere completamente il controllo. E anche quando i Diocletian rallentano, vedasi le parentesi in odore di Bolt Thrower di “Berserker Rights” o della conclusiva “Restart Civilization”, i danni non risultano meno ingenti, a dimostrazione di una collera non frutto di ‘pose’ o forzature, bensì di una reale urgenza espressiva. Che il countdown per l’annientamento abbia inizio.