7.0
- Band: DIRTY HONEY
- Durata: 00:53:14
- Disponibile dal: 20/05/2022
- Etichetta:
- Dirt Records
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Nel 2019 i Dirty Honey facevano il loro debutto discografico grazie ad un EP, ma arrivavano sul mercato soprattutto grazie al singolo “When I’m Gone”, schizzato al primo posto della classifica Billboard per quanto riguarda il mainstream rock. Il successo di questo lavoro ha permesso alla formazione americana di andare in tour insieme a band come Guns N’Roses ed Alterbridge e di farsi conoscere in lungo e in largo per gli States. Lo scorso anno invece usciva il loro primo disco vero e proprio, altra bordata rock’nroll senza compromessi, mentre oggi il gruppo ripubblica in un unico pacchetto, intitolato semplicemente “EP/LP” le due uscite di cui sopra, tanto per battere il ferro finché è caldo. La proposta dei Dirty Honey è un hard rock influenzato da anni Settanta e Ottanta: Ac/Dc, Cinderella, Aerosmith, Guns N’Roses sono alcune delle maggiori influenze che emergono durante l’ascolto dei brani. Un brano come “Rolling 7s” contiene riff ‘rubati’ a Joe Perry, così come Mark LaBelle al microfono in diverse occasioni canta in modo identico ad Axl Rose. Allo stesso modo una “Gypsy” cerca di fare il verso ai già citati Guns, oppure “The Morning” chiama in causa gli Ac/Dc dei fratelli Young. Senza dubbio i Dirty Honey fanno della semplicità e dell’adrenalina le loro armi vincenti, i brani sono incalzanti e le melodie azzeccate quanto basta per rimanere impresse in testa dopo un paio di ascolti. Eppure la sensazione generale è quella di trovarsi di fronte ad una delle innumerevoli band-clone dei grandi nomi del passato, che pescano idee a destra e a manca dai dischi che hanno fatto la storia della musica, per poi cucirle insieme in un collage di canzoni. Il risultato è piacevole – su questo non c’è nemmeno da discutere – eppure in questo modo la personalità dei Dirty Honey non riesce ad emergere. Non abbiamo bisogno di nuovi Aerosmith o Ac/Dc versione 2.0, ma di musicisti che riescano a rinnovare e a portare avanti il proprio sound mettendoci del loro, la loro identità. “EP/LP” rimane comunque un disco di tutto rispetto che si lascia ascoltare senza mai annoiare.