7.5
- Band: DISARMONIA MUNDI
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Self
Un notevole debut album, questo “Nebularium” dei torinesi Disarmonia Mundi. Il disco in questione è stato autoprodotto, ma può vantare la distribuzione ufficiale della Self, che sicuramente aiuterà la band a farsi conoscere più o meno ovunque in terra italica. Questi quattro ragazzi (da poco raggiunti da un secondo chitarrista) sono riusciti, pur partendo da sonorità melodic death metal (in verità piuttosto abusate in questi ultimi anni) a scrivere dei brani di una qualità sorprendente e ad incorporare all’interno di essi una quantità considerevole di influenze e stili differenti. I Disarmonia Mundi sono stati senz’altro influenzati da Opeth, Dark Tranquillity, In Flames ed Arch Enemy, ma sono riusciti nell’impresa di rendere i loro brani tutt’altro che semplici esercizi di stile. Ne sono un perfetto esempio “Mechanichell” e “Burning Cells”: due composizioni veloci, potenti e molto melodiche, a metà strada tra lo stile delle succitate bands e il thrash metal, in cui fanno capolino le ottime vocals di Benny, abile nel variare registro a seconda delle situazioni, passando dal growl alle clean vocals fino ad arrivare a parti urlate che a tratti hanno ricordato Devin Townsend. La band si dimostra abile anche nei mid-tempo, a volte dal flavour gothicheggiante, i quali, pur essendo forse meno convincenti dei brani più "in your face", sono capaci di regalarci degli ottimi passaggi ed intuizioni, come in “Blue Lake” che, pur essendo fortemente debitrice nei confronti degli Opeth e dei Katatonia epoca “Brave Murder Day”, appare davvero ispirata. Se calcolate che la produzione, opera del batterista Ettore, è di tutto rispetto (peccato per la voce, a volte un po’ in secondo piano) e che l’aspetto grafico del CD è davvero valido, questo “Nebularium” diventa quindi un acquisto quasi obbligato per gli amanti di questo genere di sonorità. A oggi i Disarmonia Mundi sono una band estremamente interessante, che ha le potenzialità per migliorare ancora in futuro e che si candida senza ombra di dubbio a diventare la prossima “big thing” del metal estremo tricolore. Supportateli!