voto
4.5
4.5
- Band: DISASTERHATE
- Durata: 00:25:02
- Disponibile dal: 13/03/2008
- Etichetta: TAF Production
- Distributore:
I Disasterhate sono una giovane band siciliana formata per tre quarti da ragazze, forse come rivalsa alle tanto di moda “quote rosa” sbandierate in politica. La bio dice che il gruppo suona un thrash-death “oscuro, drammatico e psichico” dal “sound moderno”. La tracklist però ha indotto subito chi scrive a pensare che così non fosse, così come l’immagine dei nostri che accompagnava la bio. Partita “God Is Dead” sul lettore, se n’è avuta subito conferma. E’ black metal: lo screaming della cantante chitarrista Reitia, è di fatti inequivocabile, così come lo sono i suoni delle chitarre. Tralasciando il concept, che parla di un “sacrificio necessario all’eclisse” che “l’uomo vorrebbe nascondere a se stesso”, cioè il “nichilismo”, il disco pecca proprio dal lato musicale. Voce, anzi voci perché spesso compare anche una voce pulita, registrata bassa, chitarre con un suono abbastanza zanzaroso, tutto l’album sembra che sia stato registrato in presa diretta, molto live. Ne risente la potenza del disco, complice anche un songwriting che non è maturo, che si limita infatti a prendere riff di qua e di là per creare un mix di canzoni che si assomigliano un po’ tutte alla fine. Ogni tanto qua e là qualche pezzo di canzone si salva, come ad esempio su “Sacrifice To Eclipse” dove la voce pulita si divide le parti con quella screaming. I riff qui sono di stampo black metal norvegese dei primi anni ’90. Quel che è certo è che di thrash metal non c’è nulla, e di death metal veramente poco. Registrazione da migliorare e maturità che deve ancora giungere. Il tempo è dalla loro parte. Per ora non vanno.