8.0
- Band: DISBELIEF
- Durata: 00:47:34
- Disponibile dal: 25/03/2002
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Self
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Bisogna ammettere che, una volta tanto, la nota informativa allegata all’album in questione si è rivelata del tutto veritiera e azzeccata. Per questo “Shine”, quarto album dei tedeschi Disbelief, la Massacre Records parla, a ragione, di un sensazionale incrocio tra classico death metal e il sound sperimentale di band trasversali come Voivod e Neurosis. L’ascolto di questo album ci ha infatti lasciato piacevolmente sorpresi e, a tratti, davvero entusiasti. Immaginate delle chitarre cariche di groove che alternano riff aggressivi e dal taglio molto moderno a parti arpeggiate e atmosferiche e malinconiche come poche, una batteria e delle percussioni che danno il giusto sostegno al tutto e che, in alcuni casi, fungono da elemento portante, e, per finire, una voce che alterna urla disperate, growls assassini e vocalizzi limpidissimi e decisamente dark che, in un brano come “Me And My World” ci hanno ricordato addirittura Peter Steele! E’ quasi palpabile il desiderio della band di personalizzare il piu’ possibile il proprio sound, tanto che a volte si rimane spiazzati dai suddetti cambi di registro nelle tracce. A dir la verità, i brani che ci hanno piu’ convinto e dove troviamo che la band si esprima al meglio sono però quelli più atmosferici, come ad esempio “The Decline”, per il sottoscritto il capolavoro dell’album, con il suo gioco di percussioni in grado di stamparsi in testa sin dal primo ascolto. Ottima anche la doppietta finale, costituita da “Mad Sick Mankind” e “Free”: la prima e’ basata su un riff e delle melodie che hanno ricordato addirittura certi Katatonia, mentre la seconda e’ una specie di outro costituito da degli arpeggi su cui si sovrappongono delle voci sussurrate, per un risultato finale altamente suggestivo. Avrete ora capito che questo “Shine” non è un disco facile e non è affatto per tutti, consigliato essenzialmente a chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo o che si distacchi da quella prevedibilità che ultimamente sembra appannare la scena. Si spera proprio che la Massacre supporti a dovere questa uscita, perchè il coraggio e la voglia di sperimentare di questi ragazzi sono da premiare. Voi intanto non perdeteveli al prossimo No Mercy festival!