7.0
- Band: DISCIPLES OF CHAOS
- Durata: 00:28:53
- Disponibile dal: //2005
E’ da qualche tempo che i qui presenti Disciples Of Chaos sono in giroa sbattersi nei locali lombardi, e ora giunge nelle nostre mani ancheil loro demo “In Chaos We Trust”, composto da quattro brani appesi trapassato e presente. Il sestetto infatti, che definisce la propriaproposta come progressive power thrash (ma il thrash è presente solo inminima parte), ha come principali punti di riferimento Iron Maiden,Omen e Domine da una parte e Kamelot dall’altra. Senza dubbio lacomponente preponderante è quella epica ottantiana che, pur senzaraggiungere gli apici dei Manilla Road, riesce ad apparire convincente,grazie a delle linee melodiche mai stucchevoli e ad un singer, MirkoBiassoni, particolarmente adatto al genere suonato. Anche l’utilizzodelle tastiere è intelligente, limitandone l’uso quasi sempre percreare atmosfere e quasi mai in fase solista, salvo nel terzo brano,“Warlock Quest”. Un difetto del demo è sicuramente la lunghezzaeccessiva di alcune parti strumentali, cosa che, ad esempionell’iniziale “Broken Mirrors”, stanca parecchio. I ragazzi sono ingamba ma evidentemente sono ancora troppo acerbi per potersi permetterefughe strumentali troppo lunghe senza il rischio di annoiare. Comunque,nel complesso, “In Chaos We Trust” è un buon lavoro che ci riportaindietro di vent’anni, al periodo d’oro dell’epic metal, quello piùcreativo. La componente doomy, quasi essenziale per creare atmosfereepiche come dio comanda, è qui quasi completamente accantonata infavore di un power metal comunque mai stucchevole e che ha come pregioquello di alzare il tiro dele composizioni. Soprattutto le prime duetracce, la già citata “Broken Mirrors” e “Changing Breed”, sono quellepiù convincenti e votate all’epic, mentre con “Warlock Quest” si viragià più sul power epic di ascendenza Domine. La conclusiva “Lament ForLucifer” si divide tra parti fast e altre più rallentate, con unapresenza costante del basso di Luca Palmieri e l’unico giro neoclassicodi tutto il demo. La traccia è la più complessa tra quelle quipresenti, con numerosi cambi di tempo e di atmosfera. Speriamo che iDisciples Of Chaos trovino presto modo di esprimere la propria propostamusicale, magari su CD, in quanto, una volta corrette le piccoleimperfezioni di cui sopra, potrebbero ambire almeno artisticamente aprendere il posto dei Domine, oramai troppo distanti da quanto fattoall’esordio, nei cuori degli amanti dell’epic metal.