7.0
- Band: DISCORDANCE
- Durata: 00:34:06
- Disponibile dal: 26/11/2021
- Etichetta:
- Buil2kill Records
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Nati nel 2007 a Ferrara, i Discordance, con l’EP di debutto “Unborn Disease”, sembravano muoversi sulle coordinate di un death metal con qualche accenno di grindcore; l’album “In The Shadow Of Leaves”, pubblicato ad un decennio di distanza e dopo qualche cambiamento di formazione, registrava, invece, una virata verso territori più complessi e ricercati, ai quali faceva da supporto una perizia tecnica non indifferente.
Sono passati altri quattro anni ed il gruppo emiliano torna a farsi sentire con il nuovo “Vertex”, nel quale il quartetto sembra non aver ancora deciso quale strada intraprendere; questa non è però una critica, in quanto il disco scorre via liscio e si lascia ascoltare senza difficoltà, ma una semplice constatazione funzionale a descrivere quanto contenuto in questi dieci brani: “Vertex” è una sorta di compendio di quanto prodotto fino ad ora dal quartetto, più sbilanciato verso i tecnicismi di “In The Shadow Of Leaves” ma senza tralasciare qualche momento più estremo, memore dell’EP, nonché qualche spruzzata di thrash, il tutto in una versione rivista e modernizzata. Come scontato, le prestazioni dei protagonisti sono tutte di alto livello: in primo piano, anche nel missaggio degli strumenti, la cascata di riff ed assoli di chitarra, che alterna potenza devastante a soluzioni eleganti, ma anche basso e batteria assurgono spesso al ruolo di attori principali; la voce si divide tra un growl profondo e cupo ed uno screaming su tonalità più alte, ed è sicuramente il passo avanti più grosso rispetto al passato. Intrigante l’immaginario che fa da supporto ai testi, un paio dei quali in italiano, un viaggio nella geometria che regola l’universo e ciò che la mente umana riesce a concepire. Tra i vari brani, una menzione speciale merita lo strumentale “Night Of The Screaming Owls”, vera e propria esplosione techno-death che ricorda i Cynic.
Probabilmente manca quel guizzo che avrebbe permesso di compiere il balzo definitivo, ma “Vertex” non deluderà affatto gli appassionati del death metal più tecnico e ricercato.
