7.0
- Band: DISEASE ILLUSION
- Durata: 00:50:09
- Disponibile dal: 14/10/2011
- Etichetta:
- UltimHate Records
- Distributore: Masterpiece
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I promettentissimi bolognesi Disease Illusion – il cui EP di debutto, “Reality Behind The Illusions Of Life”, fu Top Demo presso i nostri schermi – arrivano all’esordio su full e su UltimHate Records attraverso questo “Backworld”, gustoso platter che non fa altro, e non è poco, che confermare le buone impressioni suscitate dal giovane combo nostrano in occasione della precedente analisi. Il grosso difetto della band è anche forse l’unico: una quasi drammatica incapacità di staccarsi dalla doppia influenza incrociata Dark Tranquillity/Heaven Shall Burn, legame indissolubile che permea tutte le composizioni dell’album qui recensito, senza dubbio alcuno. Chi scrive stravede per entrambe le formazioni citate, quindi i Disease Illusion capitano a fagiolo: “Backworld” è infatti tenuto in piedi dal riffing parossistico e roboante di Federico Venturi e Dario Armeli, riffing che ripercorre in piena regola sia il Goteborg sound che il melo-death armonizzato e scalfito dall’hardcore degli HSB; abbiamo poi le vocals al vetriolo di Fabio Ferrari, anch’egli l’incrocio preciso tra Mikael Stanne e Marcus Bischoff, autore di una prova belluina in scream e in growl, mentre sono da migliorare gli sparuti e darkeggianti interventi di clean vocals; l’uso delle tastiere – la band comunque non ha un tastierista – non è particolarmente invasivo, ma viene arrangiato con sapienza e discrezione, tanto da poter rappresentare una chiave di volta per un futuro compositivo più originale e peculiare, osservazione, quest’ultima, valida anche per la voce pulita cui si accennava sopra e per alcune sezioni acustiche da far progredire. La tracklist, quindi, seppur moltissimo derivativa, non presenta cali di sorta e nessun filler, inoltre fa trascorrere quasi un’ora in compagnia di una buona dose d’adrenalina. Per chi adora il connubio potenza-melodia-parossia, i Disease Illusion sono praticamente un nome assicurato. Bravi e ottime basi, ma d’ora in avanti occorre crescere in personalità per forza.