DISFIGURED DEAD – Relentless

Pubblicato il 29/07/2013 da
voto
7.0
  • Band: DISFIGURED DEAD
  • Durata: 00:46:28
  • Disponibile dal: 20/05/2013
  • Etichetta:
  • Sevared Records

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Quello del recensore, si sa, è un compito ingrato. Nel marasma di pubblicazioni che ogni giorno subissano il mercato, può capitare di bypassare un disco dopo pochi ascolti semplicemente perché frutto di una band sconosciuta con alle spalle il marchio di una label poco blasonata, oppure di focalizzare tutte le attenzioni sul nome noto di turno, perdendo puntualmente tempo prezioso. Ebbene, badate a non commettere un simile errore nei confronti dei Disfigured Dead e della loro seconda prova sulla lunga distanza, un disco che siamo certi farà drizzare le orecchie a tutti i death metaller in ascolto nonostante un “impatto” del tutto risibile sulla scena. Introdotto da un artwork che sembra uscito direttamente dalla penna di Eli Roth – ideatore della saga di “Hostel” – “Relentless” è un classico mischione a base di Cannibal Corpse, Deicide, Suffocation e compagnia statunitense, suonato ed arrangiato da un manipolo di ragazzi (oggi non più giovanissimi) che si presuppone siano cresciuti rinchiusi nelle proprie camere a divorare i cosiddetti “must have” del genere, da “Tomb Of The Mutilated” a “Millennium”, da “The Ten Commandments” a “Pierced From Within”. Il risultato di tanta devozione è un platter squisitamente novantiano, nella forma così come nella sostanza (anche se non mancano ventate di modernità in salsa Nile o Decapitated), ispiratissimo per buona parte della sua durata e trasudante brutalità da ogni suo solco. Merito soprattutto dei feroci intrecci vocali ad opera di Dave Gruver e Kyle Kratzer – rispettivamente chitarra e batteria – e del riffing tecnico ma mai eccessivamente arzigogolato su cui vengono imbastiti i singoli episodi, dotati di strutture limpide e di facile presa, come si può evincere dalla massacrante opener “Punishing Atonement” o dalla lunga “Baneful Barbarity”, che con i suoi sei minuti di durata finisce per rappresentare una sorta di record per il gruppo. Ovvio, di personalità in queste dieci coltellate non ne troverete la benché minima traccia e la tentazione di cadere nel gioco dei rimandi sarà sempre molto forte, ma al quartetto di Moravia non potrebbe fregare meno: tra pezzi tiratissimi, parentesi cariche di groove ed un campionario di soluzioni prese in prestito dal manuale del perfetto deathster a stelle e strisce, i Nostri sono qui per suonare la loro musica preferita, da fan per i fan, poco altro ha importanza. A voi decidere se seguirli, supportando un valido gruppo underground, o liquidarli al primo giro.

TRACKLIST

  1. Punishing Atonement
  2. Cauterized
  3. God Forgives, I Don't
  4. Reliquary Bone Enshrinement
  5. Deranged Consecration
  6. Summoning Execution
  7. Death Disguised, Dream Demise
  8. Baneful Barbarity
  9. Self Dissection
  10. The Process Of Decay
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