voto
7.5
7.5
- Band: DISKREET
- Durata: 00:37:54
- Disponibile dal: /09/2010
- Etichetta:
- Siege Of Amida Records
- Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile
Dopo aver sfornato un primo EP ben tre anni fa, gli statunitensi Diskreet giungono alla fatidica prova del primo lavoro sulla lunga distanza e, a per mettere subito le cose in chiaro, la superano agilmente. Il quintetto del Kansas inanella dieci brani (più un breve intro in apertura) all’insegna di un death metal moderno dalla vena piuttosto tecnica, anche se mai troppo cervellotica. Sonorità affilate, caratterizzate quasi sempre da un ispirato lavoro di chitarra e da un drumming veramente preciso e serrato, quest’ultimo opera di Andy Taylor, leader della formazione con un breve passato nei The Faceless. Proprio a questi ultimi, così come all’operato di Origin e Psycroptic, sembra essere ispirato buona parte di "Engage The Mechanicality": qui i Diskreet hanno infatti accantonato le già lievi influenze death-core presenti nell’EP e si sono buttati anima e corpo in un sound più velenoso e incalzante, che appunto trova in alcune delle death metal band moderne oggi più in vista i suoi principali punti di riferimento. Ovvio, non siamo di fronte a un nuovo "Antithesis", ciò nonostante quanto i Diskreet mettono in scena ha carte in regola a sufficienza per lasciare un’impressione più che buona nell’ascoltatore: oltre ai suddetti buoni spunti in sede di riffing e sezione ritmica, si apprezzano alcuni assoli chitarristici – che effettivamente aggiungono qualcosa al brano – e la capacità di rallentare e diventare groovy in modo non banale (leggi: no breakdown), soluzione che si affianca efficacemente all’impostazione altrimenti tagliente del resto della base strumentale. Un lavoro che dunque conquista in pochi ascolti: per i Diskreet, bersaglio centrato.