7.0
- Band: DISMA
- Durata: 00:13:57
- Disponibile dal: 31/03/2017
- Etichetta:
- Profound Lore
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Momentaneamente archiviate le polemiche sulle tendenze politiche di Craig Pillard e sul suo vecchio progetto Sturmführer – causa, fra le altre cose, dell’annullamento dell’apparizione dei Nostri alle prime edizioni del Netherlands e del California Deathfest – i Disma tornano fortunatamente a fare parlare di se grazie alla musica. A circa sei anni dall’eccellente debut album “Towards the Megalith”, gli statunitensi si riaffacciano sul mercato con questo EP di due brani, logica prosecuzione del discorso avviato con il full-length e, di nuovo, ottimo esempio di death metal soggiogato da cavernosi influssi doom. “The Graveless Remains” non palesa una volontà di ampliare il proprio linguaggio espressivo; piuttosto, con questa rapida sortita i Disma si limitano a lasciare campo libero alla collaudata formula del debut, ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo. Quattordici minuti sospesi tra atmosfere decadenti e movimenti decisamente più arrembanti che riescono a rappresentare al meglio l’esperienza e la storia di questa band di veterani. Proprio come era accaduto su “Towards the Megalith”, i Disma vincono trovando una stabilità perfetta fra spunti death e doom: il dialogo fra le due anime è sempre molto fluido e lineare e ciò si traduce in composizioni fosche ma ingegnose a livello di riffing di chitarra, capaci insomma sia di risultare asfissianti e intensamente drammatiche, sia groovy e possenti. Detto di un Pillard sempre in buona forma, responsabile come di consueto di un growling macabro e viscerale, “The Graveless Remains” è una apprezzabilissima risposta a tutti coloro che ritenevano il gruppo già giunto al capolinea. Un full-length sarebbe stato ancora più gradito, ma l’ascolto di questi due brani potrà certamente rendere l’attesa per il prossimo lavoro sulla lunga distanza meno snervante. Al di là delle controversie, i Disma si confermano una realtà autorevole e sostanzialmente imprescindibile per tutti i fan di Incantation, Funebrarum e Dead Congregation.