• Band: DISSOLVE PATTERNS
• Durata: 00:32:22
• Disponibile dal: 29/04/2022
• Etichetta:
• Brucia Records

Le note bibliografiche sono alquanto scarne: si sa che i Dissolve Patterns sono nati in Belgio, che sono partiti dalle jam session del bassista/chitarrista con il batterista un numero imprecisato di anni fa, e che sono diventati una vera band solo con l’aggiunta di un ulteriore chitarrista e di una violoncellista – a supportare la natura piuttosto singolare del progetto – mettendosi al lavoro sull’album di debutto.
Ed eccolo il loro primo, omonimo disco: quattro brani, più un breve intermezzo ambient, all’insegna di un black metal atmosferico e sperimentale, perfettamente amalgamato con parti jazzate oscure e sul quale aleggia un palpabile spirito progressive; il tutto originale e anche piuttosto ben fatto, anche se si ha l’impressione che non si sia raggiunto ancora un equilibrio stabile e che i margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la varietà dei pezzi, siano enormi quanto la personalità e la voglia di stupire. Ma non lamentiamoci perché, se le prospettive per il futuro sembrano rosee, anche la carne attualmente al fuoco è già parecchia: la musica dei belgi è oscura, straniante, ammantata da atmosfere plumbee, con le chitarre spesso in secondo piano rispetto al violoncello, mentre la voce è un urlo che si staglia su ritmi lenti e ipnotici, aggiungendo un pizzico di grezzume alla raffinatezza del substrato musicale e dando luogo ad una sorta di psichedelia maligna ed inquietante che vive di contrasti. Un disco notturno, da ascoltare con luci soffuse ed in totale silenzio. Non è facile citare punti di riferimento, potrebbero esserlo gli Oranssi Pazuzu, ma solamente a livello di attitudine e tendenza alla sperimentazione in ambito black metal, in quanto qui siamo in territori decisamente più melodici ed accessibili.
Una proposta che, come già accennato, non è ancora arrivata a completa maturazione, ma le idee sono chiare ed ambiziose. Attendiamo fiduciosi nuove evoluzioni.