7.0
- Band: DIVINITY
- Durata: 00:41:09
- Disponibile dal: 28/03/2008
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Divinity, nuovo gruppo canadese a salire sugli scudi del palafreno Nuclear Blast: facciamo in fretta e vi diciamo subito che la band, nata ben undici anni fa ma giunta solo ora al debutto, dopo aver suonato di spalla a parecchi gruppi di prestigio, suona un accattivante e dinamico incrocio tra techno-thrash e melo-death, spruzzato però di una vena progressiva che ne rende i connotati più ardui da assimilare. Non temete, però, perché la forza dei Divinity, che fra gli altri ricordano Into Eternity, Testament, Trivium, Soilwork, Sanctity, Hell Within ed in parte anche Dark Tranquillity, sta nell’impatto frontale e terremotante dei propri pezzi, peraltro mixati e masterizzati dal solito impeccabile Tue Madsen. “Allegory” è un disco piuttosto conciso e concentrato, qualità che risultano funzionali al quintetto nordamericano, in grado di condensare in quaranta frenetici minuti tutto il loro talento (molto) e la loro personalità (da far progredire). Dieci tracce quindi, fra schegge impazzite tutte tecnicismi, assoli e ripartenze (“Induce”, “Strain”, “The Diarist”) ed episodi più melodici e quasi orecchiabili (la bellissima “The Unending”, “Power Control”, “Modern Prophecy”); non troppo riuscito il tentativo di comporre un brano realmente catchy, “Chasm”, fra i peggiori del lotto, mentre molto meglio la sfuriata finale di “Neuro Tyrant”. Ottimi tecnicamente e vari quanto basta, i Divinity dovrebbero e potrebbero osare di più per risultare più che solamente interessanti; per ora ci offrono un platter che sicuramente è apprezzabile a livello di esecuzione e produzione, ma che latita ancora un pochetto in originalità e costanza. Un sette pieno, comunque, è proprio difficile non assegnarlo.