7.5
- Band: DOKKEN
- Durata: 00:52:13
- Disponibile dal: 26/04/2008
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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La scuola che i Dokken negli anni ottanta hanno tenuto nei confronti di una miriade di band giovani e meno giovani è storicamente indiscussa, anche se spesso si preferisce citare, parlando di anni d’oro del metal patinato made in Usa, formazioni più “belle e dannate” dedite alla cronaca rosa/nera come i Motley Crue. Il cambio delle mode, qualche disco non proprio ispirato e l’abbandono di elementi cardine come George Lynch e Jeff Pilson, hanno fatto precipitare i Dokken in uno stato di vecchia gloria di culto, non più in grado di riempire le arene, ma sempre viva e vegeta. A causa di un sound contaminato da qualche elemento attuale di troppo, gli ultimi dischi della band non sono riusciti a convincere i vecchi sostenitori e le nuove leve, motivo per cui Don Dokken e compagni hanno deciso di tornare alle origini. Da mesi il buon Don sbandiera un comeback al sound anni ottanta, fortunatamente “Lightning Strikes Again” mantiene la promessa. Il disco ingrana subito grazie a “Standing On the Outside”, scintillante mid tempo di vecchia scuola sullo stile di quanto sentito su “Back For the Attack” (classe 1987). Il drumming di Mick Brown non stupisce per virtuosismo, ma da buon picchiatore hard rock martella e scandisce le ritmiche mentre Jon Levin si diverte ad imitare il maestro George Lynch con funambolici assoli di chitarra. Si prosegue con un altro pezzo da novanta, “Give Me A Reason”, che colpisce sin dal primo ascolto per il coro del refrain molto orecchiabile e di facile assimilazione. La voce di Don risente degli anni, la sua particolarissima ugola non brilla più come una volta anche se esperienza e “mestiere” intervengono per limitare i danni. “Heart To Stone”, altro mid-tempo scoppiettante, sembra giungere direttamente da “Tooth And Nail”, mentre la ballad “How I Miss your Smile” ci ricorda la faccia più dolce e sognante della band. Ci pensa purtroppo “Disease” a rovinare una festa altrimenti perfetta in quanto richiama palesemente le ultime e poco fortunate produzioni firmate Dokken. I minuti passano veloci, ora tocca alla serrata “Point Of No Return” spiegarci il significato di classic metal. “Lightning Strikes Again” colpisce davvero con la potenza di un tuono, i Dokken finalmente sono tornati a suonare ciò che viene loro meglio e noi fan non possiamo far altro che gioire!