7.5
- Band: DOMAIN
- Durata: 01:09:35
- Disponibile dal: 16/10/2006
- Etichetta:
- LMP
- Distributore: Audioglobe
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I Domain festeggiano i vent’anni di attività con questo nuovo “Stardawn”, un ottimo album che coniuga sapientemente hard rock, metal melodico e prog. Il gruppo del chitarrista Axel “Ironfinger” Ritt conferma quindi la sua invidiabile ed apparentemente inesauribile vena creativa, già messa in evidenza con i recenti “Last Days Of Utopia” e “The Sixth Dimension”. La formazione è composta, come sempre, da musicisti di prim’ordine ed oltre al virtuoso Axel Ritt, annovera tra le proprie fila il talentuoso cantante Carsten Lizard Shulz, autore qui di una prova a dir poco maiuscola. Il disco è eterogeneo ed al suo interno ritroviamo canzoni di vario stampo, alcune più approssimabili al classico speed metal melodico, altre più vicine all’ hard rock. L’iniziale “All In The Name Of Fire” è una traccia veloce, che mette in evidenza il lato più prettamente metal del quintetto tedesco e nella quale spiccano gli assoli malmsteeniani di Axel. All’incirca sulla stessa scia viaggia “Crystal Stone Island”, un pezzo quasi power metal arricchito da una gran prestazione della sezione ritmica e da efficaci innesti tastieristici del bravissimo Erdmann Lange. Il pregevole operato del tastierista è un vero e proprio valore aggiunto ad un lavoro già di per sé maturo ed ispirato. “Temple Of The Earth” è un bel pezzo sinfonico con un melodicissimo ritornello, reso particolare da un uso intelligente di cori ariosi e mai invadenti. “Headfirst Into Disaster” si muove invece su coordinate bluesy hard rock e conferma l’attaccamento di Ritt e soci alle proprie radici. Non poteva certo mancare un lento ed ecco quindi “I Ain’t No Hero”, una bellissima canzone nella quale risalta la dolce e calda voce di Carsten che si staglia su una pregevole trama pianistica. Sul disco è anche presente la lunghissima suite “Shadowhall”, un pezzo da ben 25 minuti, variegato e complesso, diviso in 7 parti e che riassume tutte le varie influenze della band. Un lavoro di gran classe, interessante da ogni punto di vista e ricco di ospiti di tutto rispetto come Ferdy Doernberg già con Axel Rudy Pell e Uli Jon Roth, il cantante dei tedeschi Majesty, Tarek Maghary, Val Halla Jr degli Iron Mask, Connie Andreszka dei Circle Of Pain ed infine Michael Voss dei Casanova. La produzione è ottima ed il disco esce anche in edizione limitata in digipack con una raccolta di classici aggiuntiva e un bonus DVD contenente 7 pezzi dal vivo, interviste ed apparizioni in TV.