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- Band: DOMINE
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Audioglobe
Tre è il numero perfetto e “Stormbringer Ruler” è la terza release dei Domine, combo fiorentino attivo sin dagli albori della scena metal italiana, che è riuscito a conquistare il favore del publico grazie ad un metal epico onesto e di classe. Su questo nuovo disco non troviamo elementi particolarmente innovativi rispetto al precedente “Dragonlord”, però a livello di song writing posso tranquillamente affermare che Enrico Paoli è riuscito a superarsi ancora una volta. A pezzi power più diretti e veloci come l’opener “The Hurricane Master” o la grintosa “Horn Of Fate” (brano già proposto da un po’ di tempo in sede live) troviamo pezzi dallo stampo più epico, basta citare “The Ride Of The Valkyries”, anthem in cui i nostri riproducono il famoso giro della cavalcata delle valchirie di Wagner. Come al solito la band, pur non mostrando un’eccessiva tecnica, resta compatta e diretta come un macigno, Morby dal canto suo è arteficie di una prestazione impressionante perchè ora non si limita a cantare i pezzi, ma li recita conferendo loro un pathos degno dei migliori pezzi epici in circolazione. Da segnalare la presenza dei due giovani singers dei Beholder che, in segno di stima e amicizia, si sono prestati ad aiutare i loro amici per quanto riguarda i cori. Il brano che più mi ha colpito è sicuramente la suite finale “Dawn Of A New Day – A Celtic Requiem”, che vanta una solennità pari a vecchi cavalli di battaglia come “The Chronicles Of The Black Sword” o “The Eternal Champion”: le melodie che Paoli fa uscire dalla sua chitarra richiamano un inno di vittoria, un campo di bataglia devastato, un popolo guerriero che celebra la propria vittoria con preghiere agli Dèi della guerra. Il mid- tempo che la caratterizza è semplice e costante, ma riesce a non annoiare l’ascoltatore per tutti i suoi undici minuti di durata. C’è poco altro da dire, l’ascolto di “Stormbringer Ruler” mi ha coinvolto davvero tanto, nonostante mi aspettassi un buon album dalla band fiorentina, non avrei mai creduto a tanta magnificenza. L’epic degli anni novanta (e ripeto, degli anni novanta) è questo! Non ci sono flauti e orchestre che tengano, questo è heavy metal! Le avventure di Elric di Melnibonè continuano, così come la saga degli ormai inarrestabili Domine! Come altro potrei concludere questa recensione, se non gridando: “Stormbringer Ruler”?