7.5
- Band: DOMINHATE
- Durata: 00:19:10
- Disponibile dal: 04/22/2016
- Etichetta:
- Lavadome Productions
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Nord-Est, terra di death metal? A giudicare dall’operato di gruppi come Ad Nauseam, Inverted, Karnak e Dominhate, decisamente sì. Questi ultimi, dopo aver messo a segno un discreto colpo con il debut album “Towards the Light”, si riaffacciano sul mercato con un EP di cinque brani licenziato niente meno che dalla Lavadome Productions (etichetta notoriamente piuttosto selettiva e votata alle branche più cupe del filone), confermando di essere una realtà in netta crescita all’interno del panorama underground europeo. “Emissaries of Morning” dura poco meno di venti minuti, ma riesce perfettamente a sintetizzare, immortalandolo in una resa sonora cruda e potente, il pensiero del quartetto di Pordenone, sospeso tra il flavour old school di Immolation e Morbid Angel e le recenti riletture di Maveth e Dead Congregation, per una tracklist fondamentalmente priva di cali di tensione o punti deboli. Merito di un songwriting vitale e dinamico, in cui cambi di atmosfera ottimamente strutturati (basti pensare all’opener “Awakening Confessiones”) si intersecano fra loro su uno sfondo di riff carnali, ritmiche brucianti e growling vocals che sembrano provenire dalle viscere stesse della Terra, dipingendo uno scenario dalle tinte rosso fuoco e grigio cenere. A conti fatti, nulla che non sia già stato assaporato in un “Here in After” o in un “Promulgation of the Fall”, eppure in grado di stupire per l’infinita cura riposta nei dettagli e per la strabordante emotività di ogni passaggio (il finale ieratico di “Creation Quies Monumenti”, non a caso, rientra già da ora tra gli highlight death metal dell’anno), che colloca il monicker Dominhate nella lista delle formazioni da seguire con maggiore interesse per tutti gli appassionati del genere. Una piccola perla da ascoltare più e più volte nei mesi a venire.