DON AIREY – One Of A Kind

Pubblicato il 04/06/2018 da
voto
7.5
  • Band: DON AIREY
  • Durata: 01:10:04
  • Disponibile dal: 25/05/2018
  • Etichetta:
  • earMusic
  • Distributore: Edel

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Sono davvero pochi i musicisti che possono vantare un curriculum come quello di Don Airey: attivo fin dagli anni Settanta, il prodigioso tastierista ha iniziato a farsi conoscere con i Colosseum II, per poi prestare il suo talento ad una miriade di formazioni di altissimo livello. Vogliamo fare un rapido excursus? Il suo nome compare nei crediti di dischi di Black Sabbath, Gary Moore, Rainbow, Michael Schenker, Ozzy Osbourne, Thin Lizzy, Whitesnake, Judas Priest, Bruce Dickinson e tanti altri. Quando in studio serviva un professionista alle tastiere in ambito hard & heavy, il nome di Don era una certezza. Non stupisce, dunque, che i Deep Purple abbiano chiamato proprio lui per sostituire un gigante come Jon Lord e, da quel momento, Airey si è ritagliato uno spazio sempre più importante nel sound della band. Certo, Jon Lord resterà per sempre nei nostri cuori, ma certamente Gillan e soci hanno scelto uno dei pochi artisti capace di reggere un compito così arduo. Nonostante gli impegni per la realizzazione di “inFinite” ed il seguente tour mondiale (non ancora terminato), Don Airey non è stato certo con le mani in mano e, anzi, si concede una parentesi solista, chiamando al suo fianco una formazione di tutto rispetto: i chitarristi Jon Finnigan e Simon McBride (quest’ultimo già apprezzato nello splendido album degli Snakecharmer uscito lo scorso anno); il cantante dei Nazareth, Carl Sentance; e il bassista Laurence Cottle, che ha suonato con artisti del calibro di Black Sabbath, Gary Moore e Chick Corea. Se dall’ascolto di “One Of A Kind” vi aspettate il classico lavoro semistrumentale, completamente incentrato sul virtuosismo delle tastiere, siete fortunatamente fuori strada: il nuovo disco di Don Airey è una pregevole raccolta di canzoni vere, scritte con gusto e ben bilanciate tra tutti i musicisti. Questa, d’altra parte, è proprio una delle caratteristiche che hanno reso tanto prezioso il lavoro di Don in tanti anni di carriera: sa essere essenziale, caratterizzando i brani in cui suona (qualcuno ha detto “Mr. Crowley”?), ma sempre restando al servizio della canzone, senza presenzialismi inutili e dannosi. “One Of A Kind” raccoglie spunti da buona parte della carriera del tastierista, presentandosi come un lavoro al tempo stesso unitario e variegato: impossibile, ad esempio, non pensare alla band madre di Don durante l’ascolto di composizioni come “Respect”, brano energico à la “Speed King” con un ottimo interplay tra chitarre e tastiere; oppure la conclusiva “Stay The Night”, classico esempio di purple-sound Mark VIII. Allo stesso tempo, però, troviamo anche sfumature diverse, come nel caso di “All Out Of Line”, che ci riporta ai Rainbow degli anni Ottanta; oppure “Running Free”, canzone ariosa e solare, guidata magistralmente dal pianoforte ed uno stile che starebbe perfettamente a suo agio in un album solista di Glenn Hughes. In più di un’occasione Airey spinge sulla componente più heavy e basterebbe ascoltare “Victim Of Pain” per rendersene conto: una canzone che ci ricorda il Bruce Dickinson solista, con un eccezionale Sentance al microfono e una prova ineccepibile da parte di tutti i musicisti. Lo stesso vale per “Lost Boys”, altra composizione più cupa, quasi sinistra, che gioca un po’ sulle dissonanze e lascia nell’aria un’atmosfera sulfurea e sabbathiana. Immancabili un paio di ballate di alto livello (“Everytime I See Your Face”, classico lento dalle tinte bluesy, e “Need You So Bad”, che sfoggia un curioso abito prog rock, vicino ai Porcupine Tree di “Stupid Dream”) ed un ottimo brano strumentale “Remember To Call”, dove a guidare la melodia troviamo la chitarra solista, con le tastiere a costruire un bell’arrangiamento di archi. Se poi tutto questo non fosse già sufficiente, nella confezione troverete anche un bonus CD contenente quattro estratti live registrati da Don con la sua band: “Pictures Of Home” dei Deep Purple; “Since You Been Gone” e “I Surrender” dei Rainbow; e “Still Got The Blues” di Gary Moore. Un lavoro consigliato, dunque, per gli amanti dell’hard rock d’annata, che non entrerà tra le pietre miliari della storia del rock come altri episodi firmati da Don Airey, ma certamente dimostra l’ottimo stato di salute di un artista completo e talentuoso.

TRACKLIST

  1. Respect
  2. All Out Of Line
  3. One Of A Kind
  4. Everytime I See Your Face
  5. Victim Of Pain
  6. Running Free
  7. Lost Boys
  8. Need You So Bad
  9. Children Of The Sun
  10. Remember To Call
  11. Stay The Night
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