6.5
- Band: DOOL
- Durata: 00:16:33
- Disponibile dal: 17/05/2019
- Etichetta:
- Prophecy Productions
- Distributore: Audioglobe
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Breve EP per i Dool, che colmano in parte l’attesa per il secondo album omaggiando un pezzo stabilmente nella loro setlist, ma di autore diverso. “Love Like Blood” è brano ben noto dei Killing Joke, secondo singolo estratto dal loro album del 1985 “Night Time”. Per chi abbia avuto il piacere di assistere alle performance dei Dool in questi anni e magari non conoscesse sul momento l’originale, sarà parso strano sapere che quella era una cover. Per il semplice fatto che la compagine olandese ha riadattato la musica secondo i propri canoni, così che non vi fosse discontinuità col materiale di propria fattura. La versione di questo classico risente del gusto chitarristico per le melodie sinistre e sottili della band, coagulanti una vena di impalpabile mistero e una equilibrata grazia, tratto comune delle tracce contenute nell’esordio “Here Now, There Then”. Rispetto alle loro abitudini, “Love Like Blood” mantiene comunque coi Dool un taglio rarefatto e minimale, come se per una volta la forza trascinante della formazione avesse voluto dare spazio a un atteggiamento contemplativo, volto a una serenità d’intenti superiore al consueto. Delicato l’arpeggio effettato in apertura, come soffici e premurose di non arrecare disturbo sono le linee vocali di una principesca van Dorst, al timone di un sommesso crescendo ritmico, che in secondo piano vede svolgersi un intersecarsi di note chiare e dolcissime. Splendido il contrasto fra il riffing doom e armonie azzurrine, in un contesto incantevole, che nei dettagli sfoggia tutta la classe del quintetto orange. Non proprio una cover banale, ecco.
Completano la risicata durata dell’EP due estratti live dall’esibizione al Rock Hard Festival 2018, “She Goat” e “In Her Darkest Hour”. Canzoni già entrate nel cuore di chi si fa affascinare dalle emulsioni di hard rock, doom, death-rock, cantautorato ombroso, qui rappresentate nella loro ruvida bellezza. Nuda di effetti e ripuliture, la grinta posseduta della frontwoman e la forza immaginifica dei suo compagni si manifesta con la solita strabiliante efficacia, per nulla ridimensionata da una registrazione cruda e realmente live. In sé l’EP non ha un valore enorme, anche se il materiale al suo interno è ben lontano dall’essere di scarsa fattura.