6.5
- Band: DOOMRAISER
- Durata: 00:58:59
- Disponibile dal: 13/03/2009
- Etichetta:
- Black Widow
- Distributore: Masterpiece
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I romani Doomraiser giungono con questo “Erasing The Remembrance” al secondo lavoro sulla lunga distanza, a tre anni dall’esordio “Lords Of Mercy” che sapeva un po’ di incompiuto. Ebbene, i ragazzi riescono a fare un passo in avanti con il nuovo album, mostrando un songwriting più maturo ed ispirato che permette loro di sbizzarrirsi con tracce dalla durata medio-lunga. Come apparirà già chiaro dal nome della band, i nostri suonano un doom metal assolutamente incontaminato e scevro di quaivoglia evoluzione modernista. I capisaldi citati nel sound della band sono gli immancabili Black Sabbath e Pentagram, ma anche i Trouble, i Cathedral e soprattutto i Saint Vitus: lo spirito protettore di Wino aleggia infatti su tutto il CD, come dimostrano le lunghe fughe strumentali che di volta in volta assumono venature acide (“Another Black Day Under The Dead Sun”), psichedeliche (“Vanitas”) e bluesy (“The Raven”). La prima traccia dopo l’intro di rito è “Another Black Day Under The Dead Sun” che nella prima parte copia letteralmente il riff portante dai Thunderstorm più malinconici ma che poi si trasforma in una classica doom song ottantiana. “The Raven” e “Rotten River” sono più sporche e grezze e a tratti recuperano un certo flavour settantiano e quasi stoner tanto caro a Lee Dorrian e soci. Discreta anche l’ossianica “Vanitas”, mentre “C.O.V. (Oblivion)” è abbastanza banale e manca di mordente. La prova dei singoli è tutto sommato buona; da segnalare soprattutto il basso pulsante di BJ che guida con sicurezza tutte le tracce. I Doomraiser, insomma, non hanno certo partorito un capolavoro ma, per gli amanti delle sonorità doom più classiche, questo “Erasing The Remembrance” rimane un ascolto molto più che consigliato.