8.0
- Band: DOOMSWORD
- Durata: 00:50:11
- Disponibile dal: 24/06/2002
- Etichetta:
- Dragonheart
- Distributore: Audioglobe
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Tre anni di lunga attesa non sono pochi, ma di fronte alla maestosità di questo nuovo “Resound The Horn” il tempo diventa un qualcosa di totalmente relativo! I redivivi Doomsword sono finalmente tornati a mietere vittime grazie al loro ispiratissimo epic metal ottantiano che molto deve a bands come Warlord, Cirith Ungol e Manowar senza disdegnare proposte di musica epico/estrema come i Bathory. Sette sono le tracce, principalmente ad opera di un Deathmaster che oggi troviamo nel ruolo di singer: a differenza del suo predecessore, molto più tecnico e di impostazione “lirica”, il cantato di “Resound The Horn” risulta più grezzo, passionale e capace di conferire un maggiore agressività ai brani. Sia chiaro, i Doomsword non propongono power metal velocissimo, dominato da doppia cassa, violini e clavicembali, ma suonano mid tempos essenziali e maestosi, le cui atmosfere a volte cupe entrano nei confini del doom di classe. La caratteristica vincente di Deathmaster e soci sta nel riuscire a non porporre mai brani-fotocopia, ogni singolo pezzo ha particolari caratteristiche che gli permettono di imporre all’ascoltatore la propria “personalità”. Da segnalare “For Those Who Die With Sword In Hand”, uno degli esempi più epici in stile Cirith Ungol dell’intero lavoro e “Resound The Horn: Odin’s Hail”, una vera e propria marcia di guerra! Non ci sono aggettivi per descrivere questo capolavoro senza tempo, il songwriting è ineccepibile, la produzione ricalca gli eighties (e dovete sentire quanto giova ai brani!) e l’alone di mistero che la band ha voluto creare sulla propria immagine conferisce una sorta di fascino ipnotico attorno a quest’opera. Per quanto mi riguarda “Resound The Horn” è una delle release heavy metal più interessanti dell’anno, sarebbe un gravissimo errore lasciarsi sfuggire la possibilità di ascoltarla!