7.5
- Band: DOPE STARS INC.
- Durata: 00:43:18
- Disponibile dal: 01/12/2006
- Etichetta:
- Trisol Music
- Distributore: Audioglobe
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Facciamo subito una piccola, doverosa premessa: era davvero difficilissimo, per i Dope Stars Inc., ripetere l’esaltante exploit realizzato con il deflagrante debutto dell’anno scorso, “Neuromance”, un disco praticamente perfetto sotto ogni punto di vista. Partendo da tale presupposto, quindi, possiamo pure dire che, seppur avvicinandosi di molto al suo predecessore, questo nuovo “Gigahearts” non riesce a raggiungere le estreme vette di coinvolgimento ed eccitazione conquistate nel recentissimo passato dal quartetto capitolino. Ma – sia chiaro – quello compiuto da Victor Love, Grace Khold, Darin Yevonde e Alex Vega, i quattro cyber-freak nostrani, non è un passo indietro, piuttosto uno scarto laterale quasi impercettibile che però, soprattutto per le orecchie di chi li segue dai loro primi vagiti, come chi scrive, porta a rimpiangere un pochetto gli episodi più metallici e violenti del repertorio dei DSI. Perché sì, la band, pur mantenendo il costante attaccamento al suo ben definito stile – miscela altamente infiammabile di glam, punk, gothic, dark, pop, rock e techno – ha smussato gli angoli della sua proposta, cercando di risultare il più possibile anthemica e catchy, a discapito di alcuni passaggi tremendamente oscuri e cyber che infestavano “Neuromance”. La tracklist di “Gigahearts”, lavoro snello e dal minutaggio contenuto, è varia il giusto per confermare i Dope Stars Inc. come ottimi compositori di brani che potrebbero tutti, nessuno escluso, passare in radio e diventare singoli eccezionali: si parte dai pezzi lenti, “Lost”, “Can You Imagine” e “Just The Same For You”, dotati di strofe melodiche e decadenti e chorus ariosi e super-cantabili, ormai l’arma più letale in mano a Victor e compagni; si prosegue con le composizioni più classicamente DSI, ovvero quelle che miscelano glam, punk e rock’n’roll a diecimila megatoni, il vero trade-mark del gruppo…e si parla di “Multiplatform Paradise”, “Braindamage”, “Technologic Age”, “Critical World”; infine, troviamo le tracce che più stupiscono: “Beatcrusher” è praticamente un pezzo senza chitarre, guidato dall’incedere techno di synth e programming, il quale si spera diverrà un must da discoteca, altrimenti qualcosa non quadrerebbe; “Bang Your Head” e “Citizen Xt99” (più trascinante la prima, un po’ meno la seconda) sono invece due composizioni da stadio e coinvolgimento assicurato, giocate su tempi marziali e ossessivi, che dal vivo dovrebbero essere fenomenali. A livello tecnico-artistico, il gruppo si conferma su livelli ultra-professionali, come lo è stato fin dalla sua nascita, per cui la qualità del prodotto “Gigahearts” è fuori discussione. I Dope Stars Inc., in definitiva, si confermano fra le realtà più interessanti del panorama metallico italiano tutto, c’è poco da fare: quasi impossibile rimanere indifferenti di fronte alla potenza, al groove e all’appeal del gruppo. Mezzo voto in meno rispetto a “Neuromance”, ma non fidatevi di certi recensori! Go Dope!