5.5
- Band: DOPPLER INC.
- Durata: 00:54:26
- Disponibile dal: 01/09/2005
- Etichetta:
- Favored Nations
- Distributore: Andromeda
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Mai titolo è stato più esplicativo di questo per inquadrare la propostamusicale di una band: Doug Doppler, allievo di Joe Satriani, e la suaband cercano, infatti, di mescolare il virtuosismo di chitarra(rigorosamente a sette corde), con il riffing e le contaminazioni delnu metal di Korn e Limp Bizkit. Il tutto sembrerebbe interessante, comea voler creare una nuova generazione di guitar hero le cui radici nonaffondano più solo nello shredding anni ’80, ma che rielaborano quantodi buono è stato fatto dalle nuove leve, integrando così il propriosound. Purtroppo questa dichiarazione di intenti non riesce a tradursiin azione dato che, con l’aumentare degli ascolti, l’iniziale interessesi smorza rapidamente. Se ad un primo ascolto, infatti, il groove dellechitarre compresse e ribassate, unito all’indubbio talento di DougDoppler, può essere coinvolgente, dopo il secondo ci si rende contoche, in sostanza, “Nu Instrumetal” è un album inutile. Il motivo èpiuttosto semplice: come accade spesso in lavori interamentestrumentali di molti guitar hero, mancano i brani. Le composizioni sonoprincipalmente esercizi di chitarra, più o meno funambolici, suonati suuna base moderna, che possono interessare solo a livello esecutivo.Peccato perché, nei rari casi in cui la band riesce a focalizzare lapropria proposta senza perdersi per strada, vengono fuori dei brani ditutto rispetto: è il caso del lento “Like Father, Like Son”, e delledivertenti “Wicked” e “Funky Armadillo”, valorizzate dalla bellaimpronta funk e da un sapiente uso di effetti ed elettronica. A contifatti, dunque, “Nu Instrumetal” potrebbe stuzzicare giusto l’appetitodi qualche appassionato di chitarra infatuato delle partitureintricate. Sicuramente non verrebbe deluso dall’esecuzione dei DopplerInc., forse apprezzerebbe le sonorità moderne e l’effettistica e sigusterebbe gli interventi degli illustri ospiti che hanno collaboratoin alcuni pezzi (Billy Sheehan, Stu Hamm e Brad Gillis); tuttavia, sesi mettesse a cercare dell’Arte in questo CD, probabilmente netroverebbe ben poca.