4.5
- Band: DORO
- Durata: 00:39:23
- Disponibile dal: 20/09/2004
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Non è un mistero per nessuno che, tra alti e bassi, la carriera solista di Doro Pesch non abbia mai raggiunto, forse nemmeno avvicinato, le vette qualitative alle quali negli anni ’80 ci aveva abituati insieme ai Warlock, sua dimenticata band madre; non è un mistero, inoltre, il fatto che da ben dodici anni (“Angels Never Die”) Doro non rilascia un prodotto veramente degno di nota, dato che anche gli ultimi “Calling The Wild” e “Fight”, seppur dischi più che sufficienti, attirano davvero poco l’attenzione su una singer che in passato si è dimostrata di ben altra caratura. Mai però ci saremmo aspettati una tale caduta di tono e stile: anche l’Angelo Biondo decide infatti, al pari di tante altre band, di rilasciare un disco di ri-registrazione di classici assieme ad un’orchestra sinfonica. Peccato che il risultato sia a dir poco scandaloso. Al contrario di operazioni simili da parte di altre band meglio riuscite, a parte un paio di occasioni (“I Rule The Ruins”, “Fur Immer”) i pezzi della sua carriera solista e dei Warlock perdono tutto il loro mordente, per non parlare del pessimo nuovo singolo “Let Love Rain On Me” e di una assurda rivisitazione di “Breaking The Law” insieme ad Udo. Ci spiace per tutti quelli che prenderanno “Classic Diamonds” come un tentativo positivo di innovazione del proprio sound, ma rovinare i propri classici storpiandoli in tale maniera non è nella più categorica maniera catalogabile come innovazione. Cara Doro, questa volta non ci siamo proprio. Speriamo solo in un nuovo full-length positivo (anche se, viste le premesse, sarà difficile), altrimenti non ci resterà che dare l’addio ad un’altra delle stelle più lucenti dell’heavy metal ottantiano…