DRACONICON – Pestilence

Pubblicato il 11/11/2023 da
voto
7.0
  • Band: DRACONICON
  • Durata: 00:42:20
  • Disponibile dal: 17/11/2023
  • Etichetta:
  • Inner Wound

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Secondo lavoro per i romani Draconicon, a distanza di due anni dal debutto “Dark Side Of Magic”, di cui le prime novità sono la firma del contratto con la casa discografica svedese Inner Wound Recordings e l’ingresso in pianta stabile del bassista Philip Skrim (proveniente dai Nightland).
Addentriamoci invece alla scoperta delle dieci tracce che compongono il disco: fin dagli esordi la caratteristica del suono della formazione nostrana è quello di un mix tra il classico power metal di gruppi come Secret Sphere e Kamelot, e quello più cupo e sinfonico dei primi Rhapsody e dei contemporanei Orden Ogan; questa commistione è stata ora elaborata e perfezionata nella nuova uscita dal titolo “Pestilence”, grazie soprattutto agli arrangiamenti orchestrali di Francesco Ferrini, il tastierista e compositore della storica realtà italiana Fleshgod Apocalypse.
Tutto questo poi si sposa alla perfezione con la musicalità dei brani dei Draconicon, sempre freschi e orecchiabili, in cui ogni partecipante rende al meglio la propria parte, anche nel parlare di tematiche quali l’instabilità mentale, la sofferenza e la tristezza da un punto di vista introspettivo e analizzandolo anche dopo un periodo come quello della pandemia: l’ambientazione di fondo è sempre oscura, per esempio con tetri carillon ad aprire “Twisted Reflection” e con l’aggiunta del violino di Simon Borgen a sottolineare le teatralità decadenti e barocche.
Fin dalle prime note si inserisce poi la voce di Arkanfel, che avevamo già apprezzato all’esordio e che anche in questo frangente spazia da un bel timbro pulito, a volte poi graffiato e spinto fino al growl, dando prova veramente di grande interpretazione nelle scale vocali e nei momenti di rabbia come in “Heresy”, dove si fanno presenti anche influenze dei bardi di Krefeld e dei nostrani Elvenking.
Meno d’impatto la sezione ritmica, pur nella sua compattezza e nello scandire sfuriate e cambi di ritmo, visto che soprattutto accompagna le due chitarre di Alex Moth e Grym Hünter e i loro fraseggi, come nelle gotiche e potenti “Thorns” (di cui è stato fatto un bellissimo video animato con disegni che ricordano molto “Sin City”) e “Slumber Paralysis”, uno dei punti più alti assieme alla conclusiva “Faust”, già epiteto della ricerca del fine ultimo della vita. Ci sono poi anche i momenti di respiro, come la melanconica “Drowned” che poi cresce di intensità fino ad arrivare ad urla rabbiose, un ritornello di facile assimilazione e un assolo tagliente, e come la toccante canzone d’espiazione “Under The Weight Of Your Sins”, piano, violino e voce.
“Pestilence” si fa quindi ascoltare senza troppi inceppi e conferma la caratura per i Draconicon: forse non ancora impeccabili nell’interezza delle composizioni per alcuni passaggi ripetitivi e ritornelli cadenzati, ma con molti spunti buoni e brani che promettono una grande trasposizione sul palco.

TRACKLIST

  1. Twisted Reflection
  2. Heresy
  3. Thorns
  4. Pestilence
  5. Theatre Of Sorrow
  6. Circus Of The Dead
  7. Drowned
  8. Slumber Paralysis
  9. Under The Weight Of Your Sin
  10. Faust
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