6.0
- Band: DRAKKAR
- Durata: 00:19:03
- Disponibile dal: 27/04/2018
- Etichetta:
- My Kingdom Music
- Distributore: Audioglobe
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I Drakkar rompono il loro silenzio discografico calato dopo “Run With The Wolf”. Lo fanno con un mini-album su cui danno prova di essere una band ancora in forma, nonostante la lunghissima carriera, in grado di comporre ancora materiale valido per i propri fan e per tutti i fruitori del genere. Il lavoro è composto da tre inediti: s’inizia con la titletrack, brano dal ritmo monolitico, che con un po’ d’esperienza e mestiere riescono a rendere coinvolgente, specie nei ritornelli, grazie a delle buone liriche le trame melodiche di chitarra in sottofondo oltre che a dei buoni inserti di tastiere che conferiscono una certa epicità. Traccia giusta per entrare nel clima. Nella canzone seguente un bel coro pomposo ci grida ch’è arrivato il momento di “Black Sails”. Su questo brano si preme sull’acceleratore e si ricomincia a sentire lo stile che ha sempre contraddistinto la band; ovvero quello di un power metal largamente influenzato dalle sonorità heavy più classiche degli anni della NWOBHM. Pre-ritornelli di doppia cassa a tappeto e un ritmo generale incalzante ci accompagnano alla seguente “Leviathan Rising”. Qui perdiamo qualche punto in velocità ma ne guadagniamo in atmosfere e potenza di suono. La voce si fa più graffiante sulla struttura delle strofe, giocate sul classico gallop terzinato della chitarra, che lasciano spazio a ritornelli ariosi e dai toni battaglieri. Queste sezioni vengono arricchite, finalmente, da una sezione strumentale degna di questo nome ricca di pathos e scambi tra tastiera e chitarra. Il titolo completo di quest’ultimo pezzo è “Leviathan Rising – Death From The Depths Pt. I” il che fa ben sperare per l’uscita del seguito del brano accordabile, magari, con quella di un nuovo full-length. Speriamo, perché i Drakkar in poco meno di venti minuti han fatto sentire d’esserci e d’aver ancora qualcosa da dire sulla scena power metal nazionale. Come dicevamo erano tre gli inediti proposti, in più ci troviamo un’esecuzione live del brano “Invincible” (tratta dalla partecipazione al “Born To Fly Festival” dello scorso 11 novembre) cavallo di battaglia dell’ultimo prodotto discografico sopra citato del 2015 rende l’idea di quanto siano ancora energici, capaci e coinvolgenti sul palco anche se, onestamente, la qualità della registrazione lascia parecchio a desiderare. Come antipasto non c’è male, restiamo in attesa della portata principale.