DRAUGNIM – Verum Malum

Pubblicato il 06/05/2024 da
voto
7.5
  • Band: DRAUGNIM
  • Durata: 00:49:07
  • Disponibile dal: 26/04/2024
  • Etichetta:
  • Naturmacht Productions

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Avevamo lasciato i Draugnim nell’ormai lontano 2016 con il loro terzo e convincente album “Vulturine”; ora, dopo l’ennesima pausa lunghissima, arriva finalmente il nuovo “Verum Malum” ed anche stavolta il gruppo finnico non delude.
É un vero peccato che una band più che discreta, a causa dei problemi di formazione e di altro genere, sia riuscita a dare alle stampe solo quattro album dal 1999 ad oggi: ad ogni modo “Verum Malum” è un lavoro che possiede tutte le caratteristiche per rilanciare le quotazioni della band finnica.
Il sound si è inasprito rispetto al passato, è molto più black metal e non disprezza neppure qualche riff di natura thrash metal; per intensità e cattiveria, i Draugnim si avvicinano per certi aspetti ai loro connazionali più noti Azaghal ( soprattutto quelli dell’ultima devastante release “Alttarimme On Luista Tehty”, tanto per capirci), ma va ricordato che la band fondata da Morior continua ad utilizzare in modo cospicuo e tradizionale i synth.
Le scelte sinfoniche adottate sul nuovo album sono vincenti, a cominciare dall’ottima opener “Traitor’s Crown”, un pugno in faccia notevole, addolcito in parte da una melodia di base piuttosto graffiante risultante da un ottimo incrocio tra riff di chitarra ispirati e tappeti avvolgenti di tastiere. Il gruppo si conferma a livelli discreti, non si può dire che sia migliorato perché la release precedente non aveva nulla da invidiare al quarto album dei Draugnim, semplicemente il gusto sonoro si è orientato più verso un black metal violento e sinfonico piuttosto che al black metal imbevuto da elementi tipici del filone ‘pagan’, come quel tipico tocco epico che spesso riprende melodie folkeggianti.
Quello che importa è la vena ispirata che anima i Draugnim anche su questa release: i brani sono suonati con molto trasporto, la produzione è violenta e gelida quanto basta e non toglie nulla all’atmosfera di fondo che si respira in ogni pezzo. Basta ascoltare una canzone come “Salt The Earth” per capire quanto l’essere ‘tradizionalisti’ paga se si è in grado di scrivere bella musica, oppure come non innamorarsi dell’inizio di “Aeons” carico di una malinconia struggente?
Abbiamo aggiunto mezzo voto in più rispetto al loro album precedente per premiare la perseveranza dimostrata nel tempo: i Draugnim si confermano a tutti gli effetti un’altra piacevole conferma dalla terra dei mille laghi.

TRACKLIST

  1. Traitor’s Crown
  2. Ver Sacrum
  3. Salt The Earth
  4. Lifescorn
  5. Aeons
  6. Deeds Of Strife
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