DRAWN AND QUARTERED – Lord of Two Horns

Pubblicato il 24/06/2025 da
voto
8.0
  • Band: DRAWN AND QUARTERED
  • Durata: 00:33:13
  • Disponibile dal: 27/06/2025
  • Etichetta:
  • Nuclear Winter Records

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Come una cordata di minatori in cerca dell’essenza primigenia del genere, i Drawn and Quartered proseguono instancabili la loro discesa nelle viscere del death metal, addentrandosi sempre più a fondo in una serie di tunnel, fratture e cavità dove la luce è impossibilitata a filtrare e i livelli di ossigeno risultano a dir poco rarefatti.
Un’operazione che la band di Seattle porta avanti ormai da trent’anni, posizionandosi appena dietro i colleghi Immolation e Incantation nella cronistoria del filone, e che il nuovo “Lord of Two Horns”, licenziato dalla Nuclear Winter di Anastasis Valtsanis, leader dei Dead Congregation, celebra con il consueto sfoggio di autorevolezza, carisma e devozione verso un fuoco interiore equiparabile a quello di un altoforno.
Musica che, ovviamente, si guarda bene dallo stravolgere o dal riscrivere il linguaggio preso in analisi, ma che piuttosto, trincerandosi dietro un gergo conosciuto a menadito, si prefigge di elevarlo al meglio delle proprie capacità, centrando in questo caso un obiettivo che sa di vera autoaffermazione artistica.
Un grido covato a lungo che dimostra come il tempo intercorso dal precedente “Congregation Pestilence” (2021), evidentemente, sia servito a Kelly Kuciemba e compagni per rendere ancora più dettagliato e devastante un approccio inscindibile dalla sfera della barbarie e dell’intransigenza in chiave US death metal, con la tracklist a recuperare il parossismo di metà carriera (si pensi ai vari “Hail Infernal Darkness” e “Merciless Hammer of Lucifer”) a fronte però della sensibilità e dei giochi di ombre racchiusi negli ultimi lavori.
Il risultato è quindi un album ostinatamente tetragono e compatto, improntato su ritmiche tesissime e su un guitar work che, fra dissonanze permeate di gusto macabro, loop ossessivi e riff ritorti fino allo spasimo, sembra tratteggiare un quadro infernale via via più vasto e tremendo, mettendo potenzialmente alla prova, con la sua colata di soluzioni torve e dolenti, anche gli ascoltatori più scafati.
In effetti, per quanto un certo tipo di estetica death metal sia stata ampiamente sdoganata nell’underground, con la rivalutazione del verbo di Ross Dolan e John McEntee e la proliferazione incontrollata di decine di adepti, i Drawn and Quartered danno ancora una volta l’impressione di volersi affrancare da qualsiasi tipo di comfort zone, conducendo le suddette coordinate al loro apice estremo in risposta a urgenze espressive profonde e radicali, per un risultato finale che fa dell’avviluppamento imprevedibile e della densità sonora i suoi cardini di rotazione.
Un tour de force che non fornisce risposte al di fuori di quelle riecheggianti nelle tenebre astratte, e che – complici episodi del calibro di “Black Castle Butcher”, “Zealous Depopulation”, la title-track o “The Devil’s Work Is Never Done” – immortala il quartetto americano in uno stato di forma invidiabile, alle prese con quello che è sicuramente uno degli highlight death metal di questo 2025 già ricco di uscite eccellenti.

TRACKLIST

  1. Black Castle Butcher
  2. Zealous Depopulation
  3. Lord of Two Horns
  4. Into the Mouth of the Dead
  5. Three Rivers of Poison (Blasphemous Persecution)
  6. Grimoire of Blood
  7. The Devil's Work Is Never Done
  8. Mass Grave Curse
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