
7.0
- Band: DREAM EVIL
- Durata: 00:50:05
- Disponibile dal: 31/05/2004
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
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Terzo disco in tre anni per la band del chitarrista Fredrik Nordstrom (anche produttore, tra gli altri, di Hammerfall, In Flames, Arch Enemy) che conferma quanto di buono era già stato fatto con i due precedenti lavori. I Dream Evil sono il chiaro esempio di come si possa ancora scrivere e suonare un buon disco di classico power metal nel nuovo millennio: le canzoni sono tutte strutturate in maniera molto semplice e diretta, ognuna di esse è basata su riff rocciosi che ben si amalgamano a melodie ad effetto ed atmosfere sempre efficienti; per di più ognuna delle dodici canzoni presenti su questo lavoro è fornita di refrain molto belli e subito memorizzabili. L’album si apre con la title-track, un bel mid-tempo che pesca a piene mani dagli anni ’80 rifacendosi in maniera evidente a gruppi come Judas Priest ed Accept, mentre in “The Sledge” vengono tirati in ballo i primi Saxon. Bellissima e coinvolgente al massimo “No Way”, tributo all’Ozzy Osbourne solista, grazie ad un ritornello travolgente e ad un ritmo forsennato; da segnalare anche “Chosen Twice” forte di una strofa dal sapore pop dal fascino irresistibile. Ottime anche l’anthem “Let’s Make Rock” e “Only For The Night”, in cui sono presenti interessanti fraseggi di chitarra. Sia chiaro, “The Book Of Heavy Metal” è un disco che non offre nulla di nuovo ma, cosa molto importante, riesce a divertire dall’inizio alla fine senza subire alcun consistente calo qualitativo.