6.5
- Band: DROWNING POOL
- Durata: 00:38:38
- Disponibile dal: //2004
- Etichetta:
- Epic
- Distributore: Sony
Sono passati due anni dalla morte improvvisa del singer Dave Williams, ma la band ha deciso di non perdersi d’animo e di mettersi alla ricerca di un suo valido sostituto. La scelta è ricaduta su Jason “Gong” Jones, singer che si dimostra capace, nei qui presenti quaranta minuti scarsi di musica, di modulare intelligentemente la propria voce assecondando da una parte i pesanti riff di C.J Pierce, dall’altra muovendosi opportunamente su fraseggi maggiormente melodici e intimisti. Le undici canzoni presenti non hanno affatto la pretesa di rivoluzionare il mondo del rock moderno (o, se preferite, del nu metal), ma riescono nell’intento di far muovere prepotentemente la nostra testa, grazie a dei ritornelli ben costruiti e non scioccamente banali, rinforzati da una ritmica massiccia e di sicuro impatto. “Step Up” rievoca le sonorità degli Alice In Chains (“Dirt” era) alla velocità di un quarantacinque giri, mentre “Think” è un classico esempio di nu metal song costruita ad hoc, strutturata da un efficace guitar riffing sul quale si staglia la voce incazzata di “Gong”. “This Life” è giocata su un bell’arpeggio acustico, rafforzato da efficaci inserti elettrici che sfociano nel ritornello dannatamente catchy, così come l’intensa “Love And War”, resa vincente sia dall’intensa e riuscita prestazione del singer, sia da un breve ma espressivo solo di chitarra ad opera del bravo C.J Pierce. Ottima anche la conclusiva “Hate”, track d’impatto che fonde egregiamente il drumming martellante del bravo Mike Luce a un pesantissimo guitar riffing sul quale spiccano prepotentemente le vocals al vetriolo di Mr.Jones. Se la mia recensione non vi ha convinto o non siete avezzi alle sonorità moderne ma le belle donne vi attirano come mosche sul miele, potete rifarvi gli occhi sulla front cover nella quale fa la sua bella comparsa la stella del porno Jesse Jane. Come si suol dire in certi casi: anche l’occhio vuole la sua parte…