7.0
- Band: DRUGS OF FAITH
- Durata: 00:26:43
- Disponibile dal: 22/02/2011
- Etichetta:
- Selfmadegod Records
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Chi ha scritto questa recensione si dichiara colpevole di aver impiegato tanto tempo per farla uscire: il sottoscritto si scusa con tutti i lettori di Metalitalia.com. Pur non essendo l’eccezionale capolavoro che cambierà le sorti della musica, “Corroded” è un disco assai godibile: grind tanto vetusto nelle strutture quanto moderno nei suoni, che tendono ad una versione livida di quelli à la svedese (immaginate una specie di via di mezzo tra il sound dei Nasum e quello dei Godflesh), con riff vagamente melodiosi, dall’insolito gusto “post”. Per figurarvi un po’ più concretamente la musica dei Drugs Of Faith cercate di immaginare i primi Napalm Death (per struttura e brevità) che attingono riff dai Mastodon avanzati, col risultato di una sorta di Mammoth Grinder improvvisamente accortisi del decennio passato dall’anno 2000. Ovviamente ci sono spunti di scelte personali: come gli odierni Mastodon non punterebbero mai su parti tanto accelerate, così i primi Napalm Death non avrebbero mai scelto di scrivere pezzi con tale approccio “melodico” (ovvio che tale termine si deve intendere in relazione alla musica proposta, non ve lo dimenticate); tutto ciò, sostanzialmente, costituisce l’aspetto più originale dell’album, che si poggia su pezzi di discreta scorrevolezza, il cui livello qualitativo è più o meno costante, posizionato un poco sopra la piena sufficienza (a tal proposito suggeriamo i pezzi “Giveaway”, “Farewell Kiss” e la conclusiva “The Age Of Reason”). Unico dubbio la voce, forse il punto debole più evidente, visto che risulta un po’ fuori contesto: musica del genere non può essere affidata ad un tono tanto adolescenziale, ma è anche vero che gli intenti del gruppo potrebbero essere diversi, più “esplorativi”, da quelli di un ordinario gruppo grind.