6.5
- Band: DYING FETUS
- Durata: 00:37:32
- Disponibile dal: 18/06/2012
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Audioglobe
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Sarebbe tutto sommato ingiusto chiedere ai Dying Fetus un ottimo disco dopo l’altro, ora che la loro carriera ha oltrepassato i vent’anni di durata. John Gallagher è da tempo l’unico compositore della band e, oggettivamente, non può fare miracoli: ha consegnato al mondo una manciata di album imprescindibili – che da almeno un decennio influenzano tante altre nuove realtà death metal, death-core, grind e tutto quello che sta nel mezzo – e da qualche tempo vive praticamente in tour, essendo quest’ultima la sua pressochè unica fonte di sostentamento, visto che oggi le vendite dei CD non garantiscono alcuna sicurezza economica. Una serratissima routine “album – tour – album” che alla lunga sta mettendo un po’ alla prova lo smalto del chitarrista/cantante statunitense. In verità, tutte le opere successive al capolavoro “Destroy The Opposition” sono riuscite a convincere senza alcuna fatica, toccando anzi livelli di semi-eccellenza in un paio di circostanze, ma ora che lo stile Dying Fetus è stato ampiamente codificato e che le pause tra una pubblicazione e un’altra si sono assottigliate, sta iniziando a farsi largo un certo senso di piattezza che emerge davvero per la prima volta in questo nuovo “Reign Supreme”. Nel complesso, i quaranta minuti del disco si fanno comunque ascoltare, anche perchè qua e là non mancano episodi di valore – come la particolarmente old school “Invert the Idols”, “Second Skin” e “From Womb To Waste” – ma in altri casi viene effettivamente un po’ a mancare un songwriting realmente ispirato, cosa che questa volta fa prendere all’ormai consueto autocitazionismo dei Nostri una piega se non negativa, almeno noiosa; in una certa misura. Chiaramente, rispetto a buona parte della cosiddetta frangia “slam” e “core” da encefalogramma piatto, il trio di Baltimore è e rimane su un altro pianeta sotto qualsiasi punto di vista, ma se dovessimo stilare una classifica fra i dischi dei Dying Fetus dell’ultima dozzina d’anni, allora probabilmente “Reign Supreme” si posizionerebbe all’ultimo posto, visto che alcune tracce in esso contenute sono davvero poca cosa per gli standard del gruppo, nel loro riciclare senza ritegno riff già utilizzati solo poco tempo addietro.