6.5
- Band: DYRNWYN
- Durata: 00:32:21
- Disponibile dal: 12/10/2015
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Il gruppo romano dei Dyrnwyn, formatosi nel 2012, è giunto al suo primo EP autoprodotto dopo aver inciso un primissimo demo nel 2013. La musica suonata dal sestetto nostrano è un pagan/folk metal imbevuto di elementi per lo più ‘celtici’, come già suggerisce l’origine del monicker stesso. Curioso è il fatto che, se dal punto di vista musicale la band si rifà a band di quell’area culturale come ad esempio gli irlandesi Cruachan, i Dyrnwyn si presentano vestiti da legionari romani. Anche i testi si rifanno interamente al mondo antico romano, alle sue tradizioni, alle leggende, ma anche ad avvenimenti storici ben precisi (come per esempio nel brano “Teutoburgo”). Magari sarebbe bello che lo stesso nome della band e le atmosfere musicali si rifacessero piuttosto interamente al mondo misterioso romano, cosa difficile da attuarsi ma non priva di fascino. Detto ciò, questo EP è discreto per essere in sostanza un debutto vero e proprio: la produzione è professionale ed intelligente, le atmosfere folk sono incisive e mai troppo allegre (ci sono un’arpa celtica ed un flauto ovvero tutti strumenti che aiutano e non poco a creare un’atmosfera dal sapore antico) e l’inizio del brano “Tubilustrium” ne è un chiaro esempio. Fa piacere che in Italia questo tipo di metal intriso di paganesimo e sonorità folkeggianti rimanga in auge ripercorrendo le gesta dei popoli del passato che hanno vissuto nella nostra penisola; talvolta si scoprono delle realtà molto interessanti che riescono a creare delle atmosfere insolite ed uniche. Dal punto di vista della personalità la band deve ovviamente migliorare, ma i presupposti per fare bene ci sono. Il pagan/folk metal di questo gruppo non viene quasi mai esasperato, per tale motivo lo stile resta più fedele alla corrente dei primi Ensiferum o dei già citati Cruachan, piuttosto avvicinarsi ad uno stile più estremo come il thrash o il black metal. Bravi i Dyrnwyn a fare brani semplici, brevi e dal tocco magico come “Ultima Quiete”: in futuro si potrebbe pensare di evolvere ancor di più il lato musicale squisitamente folk. Lo screaming su questo EP non è esaltante, ma ad ogni modo dopo le registrazioni di questo lavoro il cantante è cambiato, motivo in più per attendere con curiosità la prossima release dei Dyrnwyn.