6.5
- Band: EGOSYSTEMA
- Durata: 00:38:08
- Disponibile dal: 27/11/2018
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Collettivo piemontese in giro da più di un lustro, con una discreta esperienza live accumulata in giro per il vecchio continente, si presenta oggi con il terzo capitolo della loro carriera, dopo i precedenti “Change Reality” del 2017 e il debutto “Dentro Il Vuoto”, lodevole esempio di metal tutto cantato in italiano. I Nostri propongono un alternative metal decisamente melodico, sporcato da divagazioni prog ma con un’anima dichiaratamente crossover, ma in questo ultimo tassello della loro discografia notiamo un sensibile aumento delle partiture elettroniche, – espediente già utilizzato nel precedente “Change Reality” ma in misura minore – che sembrerebbe segnare un definitivo taglio col passato rispetto all’approccio senza fronzoli del debutto.
La copertina che ci presenta questo “Distance”, criptica e oscura, preannuncia molto efficacemente l’atmosfera che respireremo nel corso di questo platter. Dopo l’intro di rito, il trittico composto da “Colors”, “Don’t Judge Me” e “Open Your Eyes”, diretto e accattivante, mostra una band che desidera reinventarsi quel tanto che basta per aumentare sempre di più la propria audience, e al contempo cercando di raggiungere una nuova fetta di pubblico, provando così ad uscire dal circuito strettamente underground. Se nella parte centrale della tracklist non assistiamo a sconcertanti sconvolgimenti di fronte, verso la fine del lato B troviamo gli episodi più interessanti di questa ultima fatica del quartetto: “Elizabeth”, metal ballad romantica dal piglio dolceamaro, oppure “Room Of Mirrors”, pezzone dal taglio quasi power, veloce e potente, che riesce nel compito di chiudere bene il cerchio. Nonostante il lavoro scorra abbastanza agilmente dall’inizio alla fine, non possiamo fare a meno di notare quanto vi sia un’eccessiva eterogeneità che accomuna alcuni episodi di questo “Distance” (soprattutto a metà tracklist): spesso arriviamo a chiederci quale pezzo stiamo ascoltando, soprattutto per quanto concerne le linee vocali, anche se queste ultime risultano essere uno dei punti di forza della band, grazie al timbro molto particolare del frontman Riccardo Lorenzini.
Un lavoro onesto e piacevole che ci mostra un gruppo con ancora qualcosa da dire, con una costante voglia di rinnovarsi album dopo album alla ricerca della chiave di volta del proprio sound. Questo ultimo “Distance” contribuisce a dare nuova linfa vitale al progetto del combo torinese, settando le basi per un futuro più roseo.