EKLIPSE – A Night In Strings

Pubblicato il 25/04/2012 da
voto
5.0
  • Band: EKLIPSE
  • Durata: 00:39:05
  • Disponibile dal: 30/03/2012
  • Etichetta:
  • Celsius Management

Spotify:

Apple Music:

Dietro al monicker Eklipse si nascondono in realtà quattro giovani e conturbanti donzelle, alle prese con quattro strumenti ad arco. Due violini, viola e violoncello sono infatti gli strumenti suonati da questo curioso e sexy quartetto, e la cosa già di per se basterebbe a scandalizzare il rockettaro conservatore, che solitamente nei credits di un suo CD affianco al nome dei musicisti non legge altro che chitarra, basso, batteria e voce. Anche se la presenza di una band con soli strumenti ad arco non è del tutto nuova nel panorama metal (ricordiamo gli Apocalytica e le loro cover di brani metal eseguite con i violoncelli), in questo caso dobbiamo proprio però ammettere che le Eklipse con il metal centrano come un orso polare col Sahara. A parte che la scelta delle canzoni da reinterpretare con i quattro archi la dice lunga sull’effettiva distanza delle Eklispe dal nostro genere preferito (nella tracklist troverete tracce prese da Lady Gaga, Justin Timberlake e, sigh, pure dalla soundtrack di “New Moon”), ma anche come attitudine ed energia non ci siamo proprio. Quando ci siamo avvicinati a questo disco avevamo sperato che il progetto seguisse le orme di In Legend e Van Canto, gruppi dediti alla reinterpretazione di strutture classiche del metal usando strumenti inusuali come il solo pianoforte o il canto a cappella, ma, in realtà, ci si accorge già dopo le prime due o tre canzoni che la realtà non è proprio quella che volevamo. Il modo di risuonare questi pezzi mainstream tratti dalla musica pop, dark (Depeche Mode) e rock alternativa (Coldplay, Linkin Park), rimane comunque fin troppo legata a stilemi realizzativi propri della musica classica, e quindi totalmente avulsa nell’intenzione da quello che è un normale ascolto di stampo rock o metal. Anche se le melodie riprese sono comunque quelle delle canzoni originali, esse sono riproposte comunque in una maniera un po’ confusa, assolutamente troppo distante dal modello iniziale per poter parlare di un buon risultato. Sia ben chiaro, qui non si discute la bravura delle singole donzelle con il proprio strumento, quello che si sta criticando è l’assoluto cambio di stile ed intenzione che viene apportato ad ogni pezzo, snaturandolo così non solo nel suono ma anche nell’approccio generale. A questo punto, sul disco sarebbe già stato detto tutto, ma questa recensione lascia ancora un grosso interrogativo: come mai le vediamo su Metalitalia.com, visto che nè gli strumenti nè le song hanno che vaghi richiami alla nsotra musica preferita? Per un paio di ragioni, in realtà, tra cui il fatto che il look delle quattro musiciste è sfacciatamente gotico e darkeggiante, tanto da sembrare testimonial viventi dell’abbigliamento EMP. Gli strumenti che tengono in mano sono per di più violini colore arancione evidenziatore, un vero pugno nell’occhio in qualsiasi contesto teatrale o di musica classica convenzionale. Accanto al look rockettaro dai forti connotati sessuali che si sono scelte, ad intorbidire ancora di più le acque ci pensa poi il fatto che pare che durante gli show esse usino suonare bendate, cosa che a detta loro serve per cercare un rapporto più intimo con la musica che suonano, ma che invece finisce solo per colpire la fantasia dello spettatore con suggestioni tratte dalla cultura bondage. Considerando poi che proprio in questi giorni si stiano accompagnando niente meno che ai Nightwish, e che fanno loro da opener per l’attuale tour europeo, ci rendiamo conto il legame con la musica metal c’è eccome, tanto da convincerci ad inserire questo “A Night In Strings” nella nostra rivista, anche se nella rubrica dedicata ai dischi esterni al genere metal. Se poi questo sia un bene o meno, decidetelo da voi. Noi ci limitiamo a segnalare che, anche se in molti di voi le vedranno all’opera al Forum di Assago prima di Sir Holopainen e compagni, con il metal queste quattro pur belle ragazze non hanno proprio nulla a che spartire.

TRACKLIST

  1. Wonderful Life (Hurts cover)
  2. In The End (Linkin Park cover)
  3. New Moon Theme (movie sountrack)
  4. Home (Depeche Mode cover)
  5. Cry Me A River (J. Timberlake cover)
  6. Cloudbusting (Kate Bush cover)
  7. Paparazzi (Lady Gaga cover)
  8. Run (Snow Patrol cover)
  9. Mumbai Theme (movie soundtrack)
  10. Clocks (Coldplay cover)
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.