7.0
- Band: ELEINE
- Durata: 00:49:50
- Disponibile dal: 27/11/2020
- Etichetta:
- Black Lodge
- Distributore: Audioglobe
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Gli Eleine giungono al terzo full-length, intitolato “Dancing In Hell”, dopo un EP interlocutorio dello scorso anno, con il quale fondamentalmente anticipavano i brani “All Shall Burn” e “Enemies” (il cui videoclip ha ottenuto milioni di visualizzazioni). Rispetto all’album precedente, c’è stata un’autentica rivoluzione della line-up, con l’innesto di una nuova sezione ritmica composta da Anton Helgesson al basso e Jesper Sunnhagen alla batteria, mentre Rikard Ekberg resta l’unico chitarrista ufficiale. Diciamo che la prima parte della tracklist si muove su schemi ormai alquanto canonici, che fanno inquadrare lo stile della band in un metal melodico ricco di orchestrazioni, con una voce femminile alta e pulita e una maschile in growl, con forti influenze di Epica e di altre band che rappresentano ormai capisaldi del genere. Alla voce soave della Liljestam, oltre agli inserti di extreme vocals a cui abbiamo accennato, fanno da contraltare anche riff aggressivi, che per la verità non ci hanno affatto convinti come resa sonora.
Inutile dire però che i veri punti di forza degli Eleine sono proprio la voce della cantante, le belle orchestrazioni e i refrain, che riescono ad essere davvero particolarmente accattivanti: se pensiamo a canzoni come “As I Breathe”, “Memoriam” e “All Shall Burn” effettivamente bisogna riconoscere come la band riesca a valorizzare in maniera ottimale le proprie migliori qualità. Tra l’altro, con alcune tracce, come nel caso di “Where Your Rotting Corpse Lies (W.Y.R.C.L.)”, viene tentato un approccio più dark e teatrale, che ci ha in qualche misura ricordato i Deathless Legacy. La tracklist viene completata da “The World We Knew”, una breve traccia pianistica, mentre di “Die From Within” viene proposta una doppia versione (nella seconda, in particolare, vengono accentuati gli elementi orchestrali).
Tirando le conclusioni, in effetti questo “Dancing In Hell” presenta vari aspetti che potevano magari essere migliorati e un songwriting altalenante, in qualche episodio un po’ scontato, altre volte più brillante. Diciamo però che, tutto sommato, per chi apprezza il genere, gli Eleine, visti nei loro punti di forza, possono rappresentare senz’altro una valida alternativa.