6.0
- Band: ELEINE
- Durata: 00:43:30
- Disponibile dal: 23/02/2018
- Etichetta:
- Black Lodge
- Distributore: Audioglobe
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Un progetto cresciuto in fretta: esordio discografico nel 2015 che li porta subito in tour per l’Europa con band come W.A.S.P., Europe, Darkane e Moonspell e a calcare palchi come lo Sweden Rock Festival. Fin qui tutto bene, giusto cavalcare l’onda del buon debutto, ma forse i numerosi impegni dal vivo hanno tolto un po’ di energie e d’attenzione a quella che poteva essere una prova per confermarsi e migliorarsi. Parliamo del secondo album di una band che punta molto sull’impatto visivo – reso ottimamente dalla cantante Madeleine “Eleine” Liljestam, già modella e partner di vari marchi in Svezia – sia sonoro, con delle sezioni strumentali solide ed accattivanti risultato dell’ottimo lavoro tra le tastiere e le chitarre, già insieme negli Edge Of A Circle, accompagnate da una sezione ritmica sempre adeguata alle atmosfere musicali proposte. Tutto bello e ben prodotto; purtroppo però l’energia espressa dagli strumenti non traspare dalla prova in studio proprio dalla leader della band. Infatti la vera pecca di questo lavoro è nelle linee vocali: il meglio che gli svedesi hanno da offrirci è racchiuso nei tre singoli che hanno preceduto questa release, dove la miscela con il potente growl del chitarrista e co-fondatore Rikard Ekberg crea dei buoni intrecci che danno sostanza ai brani ma nel resto del disco quello che manca è un po’ di mordente. La vocalist propone delle linee melodiche troppo piatte che spesso sembrano slegate dal resto dell’arrangiamento: “Echoes” ne è un esempio. In generale c’è un’eccessiva ricerca di sensualità nei versi che suona monotona, banale e non fa altro che sminuire la proposta musicale che per quanto pregevole ed appagante è molto lineare e non riesce a distogliere sempre la concentrazione dalla pallida prestazione canora. Il finale di questo “Until The End” è ciò su cui si dovrebbe concentrare il quintetto svedese perché “Hell Moon” e soprattutto “Break Take Live” sono brani symphonic metal di qualità dove possiamo intuire tutto il potenziale degli Eleine. Oggigiorno rendersi riconoscibili sul palco è importante, ma i dischi si continuano ad ascoltare, non a vedere.
