8.0
- Band: ELVENKING
- Durata: 00:55:00
- Disponibile dal: //2001
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Gioite ragazzi, il panorama metal tricolore da oggi vanta una nuova band che, sono sicuro, lascerà un notevole segno della propria presenza grazie a questo “Heathenreel”. Gli Elvenking infatti, grazie ad un demo che ha riscosso ovunque pareri positivi, sono riusciti ad accasarsi presso la AFM Records, label tedesca sempre più prolifica (ricordo in particolare Edguy e Avantasia). Già dai primi riffs notiamo subito come la band capitanata dal cantante Damnagoras proponga un sound che finalmente si distacca dal classico power sinfonico, ormai marchio di fabbrica (e tormentone) per la nostra scena. Le influenze degli Elvenking si devono cercare nella musica medievale e celtica, ascoltandoli ho trovato elementi di paragone con gruppi molto validi, dagli SkyClad per l’impostazione folk, ai miei amati (anche se poco conosciuti) Excelsis per il loro approccio al power metal. Non troveremo infatti i soliti clavicembali barocchi o le solite scale malmsteeniane, ma un power metal di classe in cui predominano tempi medio-veloci, ascoltare “The Dweller Of Rhymes” per credere, unito ad un brillante gusto per il folk-acustico-medievale, e qui cito “The Regality Dance”. Il song writing si mantiene pimpante e originale per tutto il disco, i 55 minuti di “Heathenreel” passeranno in men che non si dica. L’uso sporadico di growls e di una bravissima soprano, Pauline Tacey, è particolarmente efficace, così come l’inserimento di strumenti acustici come flauto e viola, per delineare meglio, senza mai invadere, il dna delle songs. Bravi Elvenking, questo è sicuramente il miglior disco di quest’anno per quanto riguarda il panorama italiano ma non solo, poichè riesce a surclassare decine a decine di dischi stranieri con una facilità che ha dell’incredibile. Che altro dire? Continuate per questa strada, sono sicuro che otterrete i risultati che meritate!