7.0
- Band: ELVENKING
- Durata: 00:52:30
- Disponibile dal: 30/08/2019
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Dopo l’ottimo “Secrets Of The Magick Grimoire” gli Elvenking pubblicano il loro decimo lavoro in studio con una ritrovata verve compositiva e pronti a tuffarsi in una nuova avventura musicale. La band italiana in questo nuovo album inizia un concept tutto loro e per la prima volta crea un mondo nuovo appositamente pensato per la costruzione dei personaggi (che qui in “Reader Of The Runes” impareremo a conoscere) e delle loro avventure. Forti del loro power/folk super rodato riescono a donarci ancora tracce con una vena melodica fresca ed incalzante come notiamo sin dal dittico d’apertura composto dalle solide “Heathen Divine” e “Divination”. La prima è una classica power uptempo anthemica in cui prevalgono le tinte epicheggianti, seguita da una più rocciosa midtempo in cui il violino disegna il main riff incastrandosi perfettamente tra la sezione ritmica e le chitarre ruggenti dal tiro heavy. Da contraltare a queste canzoni veloci e di facile assimilazione troviamo brani di stampo puramente folk come “Eternal Eleanor” e “Diamonds In The Night” dove la prima si pone tra i momenti d’atmosfera più riusciti del disco per la capacità di creare l’aura medievale su cui si regge il lavoro. Al contrario invece nella parte centrale del disco troviamo anche delle fiacche e deboli “Silverseal” e “Under The Sign Of A Black Star”, che non lasciano alcun segno. Tutte queste canzoni compongono il blocco centrale di “Reader Of The Runes” ch’è quello che più si rifà a sonorità oscure rispetto all’incipit, richiamando facilmente alla mente lo stile Kamelot. Oltre alla già citata “Eternal Eleanor” come momenti salienti del disco non possiamo non citare “Malefica Doctrine” che rappresenta senza dubbio la sorpresa della tracklist proseguendo quella sperimentazione stilistica iniziata nel precedente lavoro con brani come “A Grain Of Truth”; nel brano troviamo uno stile sinfonico dalle sfumature melodeath che specie ad inizio brano ricordano i primi Ne Obliviscaris. La chiusura è lasciata all’imponente titletrack dove gli Elvenking mettono tutto il loro bagaglio musicale tra ritornelli trionfanti, sezioni folk, blastbeat e dosi misurate di growl per dieci minuti di pura epicità. Quindi “Reader Of The Runes”, nonostante qualche momento debole, si propone come un album riuscito sia nella composizione che nella produzione risultando scorrevole e piacente anche dopo svariati ascolti. Pare proprio che nonostante le due decadi di carriera i friulani siano ancora in grado di lanciarsi in un nuovo percorso artistico che apre un nuovo capitolo musicale ma a nostro avviso anche un nuovo punto d’inizio per la band stessa per la maturità proposta nel lavoro.