voto
7.5
7.5
- Band: ELVENKING
- Durata: 00:55:21
- Disponibile dal: 14/09/2007
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Quarto disco per gli Elvenking, gruppo che sin dal debutto nel 2001 con “Heathenreel” è stato indicato come una delle più promettenti realtà italiane in ambito power metal. Oggi il quintetto originario di Pordenone conferma le sue ottime doti con un disco di qualità, probabilmente il migliore di tutta la sua discografia. “The Scythe” mantiene le coordinate stilistiche dei precedenti album ma si presenta più aggressivo e oscuro. Non mancano infatti i ritornelli catchy e ultra melodici ma è altrettanto evidente un appesantimento della componente strumentale. Suoni moderni e riff che traggono ispirazione dalla scena scandinava con riferimento a gruppi quali In Flames o Nocturnal Rites dell’ultimo periodo, accostati ad una efficace venatura folk. Da precisare inoltre che le partiture di violino appaiono molto meglio integrate nelle composizioni rispetto al passato. L’opener “The Scythe” è un pezzo con repentini cambi di tempo, molto melodico, estremamente diretto e dal grande potenziale live. A seguire “Lost Hill Of Memories”, un altro buon episodio di power melodico, seguita dall’uscura e più heavy “Infection”. “Poison Tears” unisce stili differenti, dal riffing alla in Flames a melodie e ritornelli in stile Edguy/Sonata Arctica. Ne esce un pezzo esttemamente immediato, come l’altrettanto valida “The Divided Heart”. La strumentale “Totentanz” introduce “Death And The Suffering”, altro pezzo dotato di un ritornello azzeccatissimo. “The Scythe” si conclude con “Dominathe”, un brano lungo e variegato, in grado di fondere in un tuttuno cantato in growl, riff potenti, inserti folk e melodie classicamente power. Il cantato di Damnagoras appare migliorato rispetto ai primi passi mossi dalla band, pur rimanendo l’elemento di minor spicco nel sound di un gruppo ormai maturo e completo. “The Scythe” è quindi consigliatissimo a chiunque apprezzi il power metal melodico, ma l’unione di influenze e stili differenti lo rendono appetibile anche per un pubblico più vasto.