7.0
- Band: EMBRYO
- Durata: 00:36:16
- Disponibile dal: /02/2010
- Etichetta:
- Rising Records
- Distributore: Audioglobe
E’ con drammatico ma incolpevole ritardo che arriviamo a recensire il secondo full-length album degli Embryo, combo cremonese che già ci aveva bene impressionato all’epoca dell’uscita del debutto “Chaotic Age”. Corretti alla grande i deficit che colpivano la resa sonora del prodotto passato tramite una potentissima e triggeratissima produzione made in Fear Studios – a tratti fin troppo debordante! – i ragazzi lombardi, nel frattempo mutati per i 3/5 della formazione, con “No God Slave” riescono ad offrire una prestazione più che convincente e assolutamente poderosa. Come scritto, l’immane wall-of-sound che esce dal player aiuta molto, ma anche nel puro songwriting Uge e compari paiono essere maturati ed aver ben definito i loro obiettivi. Abbastanza difficile identificare con precisione cosa suonino gli Embryo: il trend del death-core giovanile potrebbe essere un buon punto di riferimento, nonostante la band esista da ben dieci anni, ma diciamo più propriamente che “No God Slave” contiene feroce death metal, baciato sia da melodia, che da groove e velocità, contaminato da hardcore e mosh-core e (solo leggermente) ingentilito dallo splendido e particolare uso delle tastiere, vero punto di forza del gruppo se ne dobbiamo valutare l’originalità. Tappeti sonori, rimandi ad orchestrazioni gotiche ed inquietanti, assoli neoclassici, qualche giro più catchy: lo strumento suonato da Simone è certamente ciò che può far spiccare il gruppo fra la moltitudine di contendenti della scena. Tra Deadlock e Bleeding Through, In Flames e Fear Factory – ma dimenticatevi la voce pulita negli Embryo! – questa band nostrana merita di essere ascoltata con attenzione. Fateci più di un pensierino, se non avete ancora provveduto!